Salvini e la stretta di mano con l’ambasciatore russo Paramonov: “Se vai ospite a casa di qualcuno lo saluti”
- Postato il 17 settembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha replicato alle polemiche nate in seguito al suo saluto con l’ambasciatore russo Alexei Paramonov, avvenuto durante il ricevimento organizzato dall’ambasciata cinese a Roma.
In un’intervista a Telelombardia ha spiegato: “Ho incontrato l’ambasciatore russo come decine di altri ambasciatori. Ero invitato come altri ministri, c’erano amici parlamentari del Pd e di FdI. Se vai ospite a casa di qualcuno e qualcuno ti saluta, lo saluti, come è giusto che sia se vuoi avere buone relazioni e se ci tieni ricostruire un dialogo. Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso”. Salvini ha poi aggiunto: “Se invece si parla solo di guerra e assumi militari per mandarli a morire al fronte… Non è il mio obiettivo, ma penso di nessuno”.
L’attacco delle opposizioni
Le dichiarazioni del leader leghista non hanno placato le polemiche. Al contrario, hanno scatenato una serie di reazioni dure dall’opposizione. Filippo Sensi, senatore del Partito Democratico, ha scritto su X: “La stretta di mano di Salvini all’ambasciatore di Putin è una vergogna profonda per l’Italia. Chiedo che il governo prenda le distanze immediatamente e riaffermi la linea di condanna del regime di Mosca e di sostegno all’Ucraina. Nessuna credibilità”.
Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha rincarato la dose accusando Salvini di essere troppo vicino a Mosca: “Il vicepresidente del Consiglio italiano, Matteo Salvini, leader del secondo partito della maggioranza del governo Meloni, bacia e abbraccia l’ambasciatore russo, Paese che dopo aver invaso l’Ucraina, aver ucciso migliaia di civili, aver rapito i bambini strappandoli alle loro famiglie, sta attaccando l’Europa, violando lo spazio aereo Nato”.

Le critiche dentro e fuori il Parlamento
Dal Partito Democratico sono arrivate altre parole durissime. Il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, ha parlato di “marginalità e confusione” del governo sulla politica estera, sostenendo che l’Italia resti in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza e incapace di essere protagonista in Europa. La senatrice Sandra Zampa ha definito “sconcertante che il vicepresidente del governo, Salvini, ‘baci e abbracci’ con l’ambasciatore russo”, ricordando i recenti insulti della Russia al presidente Mattarella.
Simona Malpezzi, anch’essa senatrice Pd, si è spinta oltre: “Salvini è la quinta colonna di Putin in Europa? Gli abbracci all’ambasciatore russo certificano la spaccatura nel governo e l’isolamento di Meloni”. Nel frattempo cresce l’attesa per una presa di posizione chiara della presidente del Consiglio, chiamata a chiarire la linea ufficiale del governo in politica estera e a rispondere alle accuse di ambiguità nei confronti di Mosca.
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