Salvini si “offre” come consulente al tavolo sugli ultras a San Siro: “A disposizione perché sono in contatto anche con tifosi espulsi”
- Postato il 20 agosto 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Non gli basta il suo ministero. Da Milano, a margine di una visita al cantiere di via Bolla, Matteo Salvini non fa in tempo a togliere il caschetto da ministro delle infrastrutture che torna a “indossare” i panni del ministro dell’Interno dispensando consigli sulla gestione degli ultras a San Siro. Un derby senza coreografie in curva? “Sarebbe tristissimo” attacca Salvini che lancia un appello a Inter e Milan: “Spero che le due società, insieme a questura, prefettura e procura trovino il modo di trovare un punto d’incontro”. Come? “Io sono a disposizione: siccome è un ambiente che conosco bene per lavoro e per passione e sono in contatto con alcuni dei tifosi che sono espulsi pur non avendo commesso alcun reato”. Il ministro si propone come mediatore tra ultras e procura? “Faccio già il ministro dei Trasporti” si schermisce Salvini che però subito rilancia. “Se hanno bisogno – dice – siccome ho fatto ministro dell’Interno, conosco sia il fronte società e il fronte curve, se hanno bisogno di un parere sono a disposizione”. Si tratta di un consiglio a Piantedosi? “Non ha bisogno di consigli, è un ottimo ministro ha il controllo della situazione, non hanno bisogno di consigli”. Ma Salvini il consiglio in realtà non ce la fa a non darlo: “Se hanno bisogno di un contributo da appassionato, tifoso e da ministro dei Trasporti che vorrebbe tornare a vedere una partita in tribuna e in curva, io ci sono”.
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