Sampdoria, Gregucci: “Dal 20′ del secondo tempo ci siamo sfaldati. Serve la bava alla bocca per salvarsi”

  • Postato il 2 novembre 2025
  • Calcio
  • Di Genova24
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angelo gregucci

Genova. “Per risolvere la situazione bisogna pedalare, io conosco solo quella strada”. Angelo Gregucci nella conferenza stampa dopo la sconfitta della Sampdoria contro il Mantova non fa sconti ai suoi ragazzi e a com’è andata la partita. Non cerca scuse: “Abbiamo cominciato bene con una buona pressione sulla squadra avversaria, una partita giocata ma con poche conclusioni. Io non ricordo parate clamorose del loro portiere. Quando avevamo in mano la partita siamo stati poco pericolosi, quando si riempiva l’area non avevo la sensazione che la palla andasse dentro. Poi la partita si stava spaccando nel secondo tempo e noi abbiamo subito. Avevamo in mente dei cambi che per la condizione atletica di alcuni elementi abbiamo dovuto modificare in corso d’opera. Le tre partite in settimana hanno influito, ma hanno giocato anche gli altri. Dobbiamo cercare di lavorare di più e parlare di meno. Questo sarà un campionato di combattimento”.

Il mister è sincero sino in fondo: “Abbiamo avuto l’occasione per pareggiare alla fine, ma secondo me non c’erano neanche le gambe per andare in fondo, eravamo in difficoltà in tutti i comparti del campo. Io conosco solo la strada dell’allenamento. Erano più pericolosi loro quando ripartivano che noi quando spingevamo, eravamo poco lucidi”.

Secondo Gregucci il Mantova è stato più lucido e poi torna sull’aspetto mentale: “Noi dobbiamo salvarci, ci vuole la bava alla bocca. Non giochiamo contro Leao o Modric. Questo campionato è livellato e la differenza tra le prime e le ultime è la grinta, la voglia di scoppiare il pallone. In dieci angoli battuti non siamo mai stati pericolosi”.

Il fatto che il Ferraris sia un tabù lo manda fuori dai gangheri: “Questo campo diventa terra di conquista. Io m’ammazzo. Dorremmo essere solidi invece dal 20′ del secondo tempo ho avvertito uno sfaldamento che non deve esistere. Cosa c’è da parlare? Questo è un momento di difficoltà da passare tutti insieme e star lì sul pezzo. Questa storia l’ho già conosciuta l’anno scorso”.

L’arrivo di Lombardo è un ulteriore aiuto per tirare su il morale alla squadra che al 90′ sembrava incapace di rialzarsi dal campo stesso, con Gregucci che è andato personalmente a tirare su alcuni giocatori, crollati a terra: “Noi siamo una famiglia che vuole portare fuori dalle secche questa squadra, Attilio ci viene a dare una mano, è fondamentale. Siamo coordinati, lavoriamo tutti insieme. Non c’è l’io. Qui c’è un noi”.

La decisione di partire con Coda Cuni e Barak è stata una scelta: “Puntavamo a un atteggiamento di giocarci la partita, di andarla a fare. C’erano anche i presupposti per andare a pressare una squadra che con le altre partite che ha fatto ha dominato il gioco portando la palla, però il contraltare della pressione spesa è che abbiamo portato poco a casa”.

L’obiettivo ora è recuperare chi è fuori senza pagare altre situazioni di infortunio quindi portando il livello più alto senza forzare i tempi. Sabato trasferta a Venezia e si capirà se almeno fuori dal Ferraris la squadra dimostrerà di tornare a lottare sino alla fine.

Autore
Genova24

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