Sampdoria, lascia o raddoppia infernale. Coda: “Sappiamo cosa ci aspetta in caso di nuova retrocessione”
- Postato il 12 giugno 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Poco più di un mese dal 13 maggio al 15 giugno, ovvero da quando la Sampdoria non riusciva a perforare una difesa svagata della Juve Stabia retrocedendo in Serie C per la prima volta. Domenica, invece, il primo atto della doppia sfida playout alla Salernitana a seguito del fallimento del Brescia.
Una situazione surreale che il bomber Massimo Coda sintetizza bene in un’intervista pubblicata ieri da Cronache di Spogliatoio. “Abbiamo visto l’inferno dal vivo. Ma adesso siamo tornati in vita, sappiamo cosa ci aspetta se dovessimo retrocedere di nuovo”.
La domenica successiva alla retrocessione, la notizia del posticipo dei playout che faceva presagire che qualcosa sarebbe successo. Possibile che i blucerchiati avessero anticipazioni in merito, come testimoniano gli allenamenti post retrocessione. Sta di fatto però che quello che dice Coda potrebbe avere perlomeno un risvolto duplice. Un elettroshock che potrebbe finalmente scuotere una squadra imbambolata da tutta la stagione. Oppure far tremare ancora più le gambe, visto che si tratta di un lascia o raddoppia al contrario in cui a essere duplicata sarebbe la già enorme onta della retrocessione.
Lato Salernitana il playout con queste tempistiche viene visto come un’ingiustizia. Il difensore dei campani Gian Marco Ferrari sempre a Cronache di Spogliatoio si è espresso così: “I playout? Non è stata rispettata la regolarità del campionato. Giocare le due partite più importanti della stagione un mese dopo la fine del campionato non sarà assolutamente facile a livello fisico e mentale”.
“Dopo la retrocessione – ha aggiunto Coda – è stato tutto molto difficile e pesante. Non è stato facile, per niente. Cosa è andato storto? A novembre (epoca Sottil ndr) c’è stato un calo decisivo. le settimane sono diventate ogni volta più difficili, pensavi di ottenere risultati ma non arrivavano. A poco a poco abbiamo iniziato ad avere paura e a perdere fiducia in noi stessi. Tutto ci pesava e i punti diventavano sempre più pesanti. Sulla carta la squadra era forte ma questo chiaramente non basta. I quattro cambi di allenatore non ci hanno aiutato”.
L’intervista di Coda interrompe un mese di silenzio da parte sportiva. Rimane l’immagine di una squadra che come descrive l’attaccante in preda alla paura e negli occhi di tutti la clamorosa occasione fallita da Niang. Evani e Lombardo hanno avuto la miglior media punti stagionale ma resta una prestazione negativa nel match clou della stagione. E adesso due gare per cambiare la storia.
Gara casalinga a prezzi stracciati, come giusto che sia viste le premesse e promesse di un salto in Serie A, in cui la squadra è chiamata a risollevare in parte l’anima blucerchiata della città che ha vissuto ben due funerali di sfottò in tre stagioni. Magra consolazione, comunque, visto che la stagione rimarrebbe un fallimento.
La squadra ieri si è allenata sotto lo sguardo del presidente Manfredi. Questo l’ultimo bollettino: “Attivazione atletica, esercitazioni tecnico-tattiche e partitelle a pressione su spazi ridotti: questo il menù dell’allenamento sul campo principale del “Mugnaini”. Parzialmente in gruppo Alex Ferrari; Fabio Abiuso e Massimo Coda hanno interrotto anticipatamente la sessione in via precauzionale. Differenziato sul campo per Fabio Borini; iter di recupero per Giorgio Altare, Samuele Perisan e Gennaro Tutino. Ancora assente Bartosz Bereszynski che, dopo il doppio impegno con la Polonia, tornerà a disposizione domani, giovedì, per un nuovo appuntamento mattutino”.