San Francesco, dal 2026 il 4 ottobre diventa festa nazionale: le novità e che fine fa Santa Caterina

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Dal 2026 il 4 ottobre sarà ufficialmente una festa nazionale dedicata a San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. Il provvedimento, approvato dal Parlamento e promulgato dal Presidente Sergio Mattarella, prevede la chiusura di scuole e uffici pubblici. Tuttavia, il Capo dello Stato segnala alcune criticità normative legate alla sovrapposizione con la solennità civile di Santa Caterina da Siena, che rimane comunque riconosciuta nella stessa data. La nuova legge introduce anche maggiorazioni retributive per chi lavora in questo giorno festivo.

Festa nazionale di San Francesco, le novità principali

La legge recentemente promulgata istituisce ufficialmente la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, da celebrare il 4 ottobre di ogni anno. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, oltre alla Festa della Repubblica del 2 giugno, una ricorrenza religiosa viene riconosciuta come giorno festivo nazionale con chiusura di scuole e uffici pubblici. Le amministrazioni pubbliche e gli enti del Terzo settore potranno promuovere iniziative dedicate ai valori incarnati da San Francesco: pace, fratellanza, solidarietà e tutela dell’ambiente. Per le scuole è prevista anche la possibilità di svolgere, in forma facoltativa, attività didattiche legate al Santo.

Il provvedimento prevede inoltre il pagamento di compensi aggiuntivi per chi lavora in questa giornata, come medici, infermieri, poliziotti e vigili del fuoco. Il costo stimato è di circa 10 milioni di euro. Dal 2026, quindi, il 4 ottobre non sarà solamente simbolico, ma avrà effetti concreti sul calendario scolastico e sul lavoro pubblico.

Criticità e coordinamento con Santa Caterina

Nonostante la promulgazione, il Presidente Mattarella ha segnalato alcuni aspetti critici: «Ho provveduto alla promulgazione della legge – pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare». La preoccupazione principale riguarda la sovrapposizione con la solennità civile di Santa Caterina da Siena, che rimane il 4 ottobre come riconoscimento di Patrona speciale d’Italia. La normativa attuale prevede due regimi diversi per la stessa giornata, creando confusione su celebrazioni e iniziative.

Il Quirinale suggerisce dunque due possibili soluzioni. La prima è di limitare la giornata festiva esclusivamente a San Francesco. La seconda invece è di includere anche Santa Caterina nella festività nazionale, coordinando meglio le norme. Storicamente, il 4 ottobre è sempre stato una ricorrenza condivisa. La nuova legge tuttavia modifica questo equilibrio, riservando a San Francesco la festa nazionale e a Santa Caterina la solennità civile. La necessità una legge chiara e priva di possibili equivoci resta una priorità per evitare futuri problemi normativi.

Autore
Panorama

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