Sandro Giacobbe e la lotta contro due tumori: “Alla testa e alla prostata, ora affronto una cura diversa. Teresa è la mia parrucca, la Ferrari? La sedia a rotelle”

  • Postato il 2 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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La sua “Ferrari” non sfreccia sull’asfalto, ma lo aiuta a muoversi. E “Teresa” non è una nuova fiamma, ma la parrucca che indossa dopo che la chemioterapia gli ha fatto perdere i capelli. Con l’ironia che a volte serve per esorcizzare il dolore, Sandro Giacobbe, 75 anni, racconta al settimanale Gente la sua continua battaglia contro la malattia, senza perdere il sorriso e la voglia di vivere. Il celebre cantautore di “Signora mia” e “Gli occhi di tua madre” combatte da oltre dieci anni con due tumori: un meningioma (al cervello) e un cancro alla prostata. Quest’ultimo, purtroppo, negli ultimi mesi ha mostrato una progressione.

“Come sto? Bene. Ieri ho fatto una seduta di chemioterapia e oggi sto bene“, dichiara Giacobbe nell’intervista, aggiornando sulle sue condizioni dopo averne parlato anche a Domenica In due mesi fa. “I prossimi giorni mi sentirò più fiacco, ma è lo scotto che devo pagare in questo periodo, nel quale affronto una cura diversa dopo essermi sottoposto a numerose sedute di radioterapia e ormonoterapia non riuscendo a debellare alcune cellule malate”. Sono proprio queste cellule che, spiega, dallo scorso ottobre “hanno interessato il mio bacino e il mio femore, costringendomi a usare la sedia a rotelle”. Una condizione difficile, che però l’artista affronta con spirito combattivo e, appunto, sdrammatizzando: “Teresa è la mia parrucca e la Ferrari la mia sedia a rotelle. Le ho chiamate così per sdrammatizzare. A volte aiuta“.

La forza per affrontare le cure e le difficoltà quotidiane arriva dall’amore della moglie Marina Peroni, sposata nel 2022 dopo quattordici anni di legame, nonostante una significativa differenza d’età (26 anni). Giacobbe ricorda con tenerezza il loro primo incontro: lei, corista, lo contattò per fargli ascoltare un disco: “All’inizio pensava volessi fare il tacchino (corteggiarla) con lei, poi piano piano le ho rubato il primo bacio e l’ho conquistata con il mio salmone cucinato a casa mia”. Un amore che è diventato il suo pilastro: “Da quando c’è lei nella mia vita sono felice, perché mi fa sentire importante regalandomi ogni giorno tante emozioni”, racconta. E proprio alla famiglia va il suo pensiero più profondo e il suo desiderio più grande: “Fermare la malattia per stare più a lungo possibile con mia moglie e i miei figli”.

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Il Fatto Quotidiano

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