Sanità, Natale e Piccardo (PD): “Confermato il buco di oltre 63 milioni di euro. Per ripianarlo tolte risorse al bilancio del 2025”
- Postato il 29 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Oltre 63 milioni di euro da coprire con le risorse destinate alla sanità per il 2025. A tanto ammonta il buco di bilancio della sanità ligure, un’altra delibera di giunta certifica e conferma che il disavanzo della sanità esiste e non è un buchino è un buco enorme che verrà ripianato distribuendo le risorse alle varie Asl in base ai disavanzi che hanno accumulato. Con le Asl più virtuose, che hanno accumulato meno debito, che ricevono anche meno risorse”. Così il segretario del PD Liguria Davide Natale e la responsabile sanità della segreteria regionale Katia Piccardo.
I due Dem fanno alcuni esempi: “La Asl 3 riceve quasi 12 milioni per compensare il disavanzo, mentre la più virtuosa Asl 5 solo 2 milioni, la Asl 2 ottiene 3,8 milioni la Asl 4 oltre 7 milioni e la Asl 1 avrà 5,2 milioni e il San Martino 13,8 milioni e il Gaslini 16,8 milioni. Alla fine i cittadini liguri si ritroveranno con un bilancio in deficit e una sanità allo sbando, perché le risorse stanziate sono servite solo a ripianare un buco senza aggiungere nuovi servizi. Se non si interviene immediatamente con una riorganizzazione e una implementazione del servizio questo disavanzo diventerà cronico, perché ad oggi abbiamo visto solo scelte spot e non strategiche”.
“Bucci non ha più nessun presunto documento annunciato in aula dietro cui nascondersi: le bugie hanno le gambe corte. Con questa delibera si mette la pietra tombale sul disavanzo sanitario, chiederemo conto in consiglio regionale di tutte le frottole raccontate da Bucci in questi mesi. Dalle liste d’attesa che avrebbe azzerato in tre mesi alle macchine che dovevano lavorare 18 ore al giorno: tutte millanterie. Mentre se la destra vuole davvero trovare una soluzione e dare un po’ di respiro al sistema sanitario per aumentare i servizi, inizi con la chiusura di Alisa, invece di parlare solo di una riorganizzazione che non farà risparmiare nessuna risorsa, e utilizzi le risorse per assumere il personale e migliorare lo standard delle attrezzature e degli immobili”.
“La gestione della sanità in Liguria è un fallimento e non servono commissari o vice assessori alla guida dell’ipotetico Consiglio Superiore di Sanità Ligure ma servizi ai cittadini”.