Sanità pubblica, Bizzarro (Uil Liguria): “Servono risorse vere per il rinnovo dei contratti e per la tenuta del sistema”

  • Postato il 14 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Medico Stetoscopio Dottore

Liguria. “La scelta del Governo di non prevedere nuove risorse economiche per il rinnovo del contratto del comparto sanità è una decisione grave, che rischia di compromettere ulteriormente la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. Come UIL Liguria, con la responsabilità della delega alla sanità e al pubblico impiego, vogliamo ribadire un concetto semplice ma essenziale: la sanità pubblica si tutela prima di tutto riconoscendo il valore del lavoro di chi la garantisce ogni giorno, nei reparti, nei pronto soccorso, nei laboratori, nei territori”. Così in una nota Giovanni Bizzarro della segreteria di Uil Liguria.

“Il personale è stanco, demotivato, spesso sotto organico. I riconoscimenti economici tardano ad arrivare e il disagio, oltre che sui lavoratori, si riversa direttamente sulla cittadinanza. In Liguria, dove l’età media è tra le più alte d’Italia, la continuità dell’assistenza e dei servizi sociosanitari è una priorità assoluta. Ma senza investimenti veri nelle persone, questa priorità rischia di restare una dichiarazione d’intenti. In Liguria operano circa 15.000 lavoratrici e lavoratori della sanità pubblica, di cui circa il 70% sono donne. Sono loro, ogni giorno, a tenere in piedi un sistema sotto pressione crescente, tra carenze di organico, turni massacranti e stipendi che non tengono più il passo con l’aumento del costo della vita”.

“Chiedere un rinnovo contrattuale dignitoso non è un atto di pretesa corporativa, ma una scelta di responsabilità verso il Paese. Gli stipendi attuali non sono più adeguati al costo della vita, eroso da un’inflazione persistente. In Liguria, anche tra i giovani professionisti con un contratto a tempo indeterminato nella sanità pubblica, cresce la difficoltà a costruirsi un futuro stabile: i canoni di affitto sono in costante aumento, le bollette pesano sempre di più sui bilanci familiari, e per molte giovani coppie con figli l’acquisto di una casa è un traguardo sempre più lontano, complice la crescita dei tassi sui mutui e il calo del potere d’acquisto reale. Garantire condizioni economiche e professionali dignitose significa anche arginare l’emorragia di competenze e trattenere nel sistema sanitario pubblico quei professionisti che oggi, troppo spesso, valutano la possibilità di andarsene altrove o cambiare mestiere. Perché se nemmeno un lavoro stabile nel settore pubblico consente più di realizzarsi, allora il problema è strutturale e richiede risposte immediate”.

“La UIL continuerà a battersi in tutte le sedi affinché la sanità pubblica torni al centro delle scelte politiche e finanziarie, e affinché venga riconosciuto, con i fatti e non solo con le parole, il valore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Tutelare il lavoro significa tutelare la salute delle persone”.

Autore
Il Vostro Giornale

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