Sanità, Uil Fpl non partecipa all’incontro in Regione: verso lo sciopero

  • Postato il 13 maggio 2025
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infermiera

Genova. La Uil Fpl verso lo sciopero nel comparto sanità. Il sindacato, contrario alle politiche regionali in materia, non parteciperà all’incontro tra sindacati confederali e Regione Liguria previsto per mercoledì 14 maggio.

“Le drammatiche condizioni di lavoro del personale sanitario, il mancato rispetto delle più elementari regole di corrette relazioni sindacali e la totale assenza di risposte da parte di Regione Liguria alle problematiche che affliggono da troppo tempo i lavoratori del Servizio Sanitario Regionale, hanno portato nei mesi scorsi Uil Fpl Liguria e Fp Cgil Liguria ad indire lo stato di agitazione di tutto il personale”.

Lo stato di agitazione permane in attesa dell’incontro fissato per lunedì 19 maggio con l’assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò: “Nel caso in cui il confronto dovesse dare esito negativo, lo stato di agitazione potrebbe trasformarsi in una proclamazione di uno sciopero di tutti gli operatori della sanità – spiega Milena Speranza, segretaria generale Uil Fpl Liguria – In questo scenario, in virtù di coerenza con  le azioni portate avanti fino a questo momento e per il grande rispetto per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo, la Uil Fpl Liguria conferma la sua posizione di totale contrarietà alle politiche in materia sanitaria adottate fino a oggi e comunica che non parteciperà all’incontro tra Regione Liguria e le Confederazioni Sindacali previsto per mercoledì 14 maggio 2025″.

Dall’esito dell’incontro del prossimo 19 maggio, invece, il sindacato valuterà se e quali iniziative dovranno essere adottate a tutela non solo delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità regionale, ma anche dei cittadini poiché  la qualità dei servizi e dell’assistenza è direttamente proporzionale alle condizioni di lavoro del personale sanitario. Lavoratrici e lavoratori da sempre si distinguono per professionalità, competenza e senso del dovere, nonostante le croniche carenze, gli eccessivi carichi di lavoro, l’insostenibile rischio professionale, lo stress e le costanti aggressioni che, quotidianamente, sono costretti a subire.

Autore
Genova24

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