Savona, da febbraio attiva la stazione di posta in via De Amicis: 10 posti letto per i senza tetto
- Postato il 11 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Entro febbraio sarà attiva la stazione di posta a Savona. Sarà in via De Amicis sopra la mensa della Caritas e avrà, a disposizione dei senza fissa dimora, dieci posti letto.
I lavori, che si concluderanno entro fine anno, sono stati finanziati con fondi Pnrr ottenuti dal distretto socio sanitario (da Varazze a Vado, fino a Urbe) con Savona Comune capofila. Nell’ambito dello stesso finanziamento (per un totale di 3 milioni di euro) saranno realizzati anche altri progetti: housing first (per l’inserimento dei senza tetto), presidio per anziani non completamente autosufficienti e appartamenti per l’acquisizione di autonomia. Questi ultimi si trovano in via Tissoni, dove sono già ospiti da giugno 9 ragazzi con età compresa tra i 20 e i 25 anni individuati dai servizi sociali. Sono seguiti dal personale del Comune, dagli educatori della Cooperativa l’Ancora con l’obiettivo di inserimento lavorativo in un’azienda del territorio.
L’aggiornamento sui lavori è stato presentato alle associazioni nella seduta di ieri pomeriggio della Consulta inclusione accoglienza benesser-ci.
La stazione di posta (investimento da oltre un milione di euro) “è strutturata come un centro di prima accoglienza – spiega Roberto Besio, presidente della Consulta – con un potenziale bacino di 100 utenti dei quali l’80% gravitano attorno a Savona”. Al piano terra ci sarà la mensa, al primo piano i servizi di sportello e accoglienza (compreso supporto legale), armadietti e 10 posti letto.
Per quanto riguarda l’housing first (in via Mistrangelo), che dovrebbe rappresentare la fase 2 del percorso, sono previsti 10 mini alloggi per un totale di 10 persone. “L’obiettivo – spiega Besio – è garantire l’ospitalità, ma anche inclusione sociale e lavorativa tramite corsi e borse di lavoro. Questi si aggiungeranno a 15 posti letto già attivi. E’ importante coinvolgere le altre amministrazioni e la Regione per dare continuità al servizio anche finito il finanziamento del Pnrr”. Il cronoprogramma è analogo a quello della stazione di posta.
“Per quanto riguarda tutti i progetti – evidenzia Besio – è fondamentale la rotazione degli utenti. Queste iniziative devono essere un volano per una modalità di assistenza attiva a queste persone con l’ottica di migliorare la loro autonomia e un inserimento in società. Questi servizi devono rappresentare un passaggio del percorso, l’obiettivo è quello di rendere queste persone autonome“.
Entro fine novembre finiranno anche i lavori nell’ex sede Cesavo per il progetto dedicato agli anziani non completamente autosuffficienti. Qui potranno essere ospitati 12 anziani in 12 appartamenti. Questo servizio si rivolge a un bacino di utenza di 100 persone alle quali verranno garantiti supporto a casa e assistenza infermieristica.