Savona saluta Anna Quaglia. La nipote Elena: “Era un tornado dall’animo puro e gentile”
- Postato il 23 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Mia zia era un tornado, una persona piena di energia, instancabile. Era impossibile fermarla, qualsiasi cosa facesse ci metteva sempre tutta se stessa”, non trattiene l’emozione sua nipote Elena Ottonello nel ricordare la zia, Anna Quaglia.
Anna, insieme alla sorella Silvia, era la titolare dello storico negozio di giocattoli di via dei Vegerio, ex Disneyland. Una tradizione di famiglia, quella dei giocattoli, partita dai nonni Pietro e Maria. Una tradizione che adesso Silvia dovrà portare avanti da sola dopo la morte di Anna che è avvenuta a causa di un brutto male che non le ha lasciato scampo.
“Era una persona curiosa – prosegue la nipote Silvia- una persona ricca (non in termini economici), con un animo puro e gentile. Sempre sorridente”.
Anna era una persona vulcanica, non si fermava mai e anche la sua testa viaggiava veloce. Legata, da sempre al mondo del commercio, aveva infatti sviluppato molte idee per far sì che il suo negozio di giocattoli restasse sempre al passo coi tempi.
Era stata sua infatti l’idea, quando era esploso il fenomeno del commercio online, di creare palloncini per i compleanni personalizzati. Era l’anima artistica del negozio, amava molto decorare le vetrine. Aveva frequentato il liceo Artistico. “Amava molto anche i bambini”, aggiunge Elena.
Elena a giungo del 2024 si è sposata con Bruno e nel ricordare quel giorno scende qualche lacrima legata alla zia Anna: “Mi sono spostata e abbiamo scelto di festeggiare in un posto all’aperto circondato da tanto verde. Mia zia si è portata dietro un aquilone, a forma di farfalla, e ha iniziato a correre per far giocare tutti i bambini. Era bellissima e libera. Ora la voglio ricordare così”.
Il funerale di Anna si è svolto nella chiesa di Bergeggi, paese nel quale viveva. “Era il luogo giusto e più rappresentativo per lei, perché si vedeva il mare ed era un posto raccolto. Era una situazione intima e molto bella. Alla fine della celebrazione abbiamo messo la canzone de “La vita è bella”, lo ha voluto proprio mia zia e noi abbiamo rispettato questa sua scelta. Era la chiusura perfetta proprio a testimonianza di quanto amasse la vita e di quanto fosse energica. C’era un dolore profondo ma Anna sicuramente era lì con noi e ci ha aiutato”, spiega Elena.
“Vorrei aggiungere un’ultima cosa. Il prete ha iniziato la celebrazione funebre con queste parole, “Anna era oltre” – conclude la nipote – non ci sono parole per spiegare meglio chi fosse mia zia. Le mie amiche che erano sedute in fondo alla chiesa mi hanno riferito che quando il prete ha pronunciato questa frase hanno visto molte teste annuire all’unisono a confermare
Anna lascia il compagno di una vita Alberto e la figlia Alice, di ventisei anni.