“Scandalizzati dai tagli sociali annunciati da Bayrou”: i sindacati si preparano alla mobilitazione in Francia
- Postato il 16 luglio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 3 Visualizzazioni
.png)
Tagli alla spesa sociale (oltre che a due giorni di feste nazionali), presentati subito dopo le dichiarazioni in pompa magna di Emmanuel Macron sulla necessità di aumentare la spesa per le armi. L’ennesimo esecutivo francese si prepara a mesi esplosivi e la ricetta del primo ministro François Bayrou è destinata a provocare un terremoto, dentro e fuori l’Assemblée Nationale. Nelle scorse ore infatti, è stato annunciato il piano di intervento per “salvare i conti pubblici” accompagnato dal motto “l’ora della verità“: la strategia è quella di far passare i tagli come una medicina amara a cui saranno sottoposti tutti indistintamente. Le misure dovranno però, affrontare il voto del Parlamento e questa volta anche il Rassemblement National di Marine Le Pen minaccia di sostenere la censura insieme a la France Insoumise. Il presidente della Repubblica parla di “coraggio e audacia”, ma per il momento solo i Repubblicani lasciano qualche spiraglio sulla possibilità di dare il proprio appoggio. E i sindacati annunciano di essere pronti alla mobilitazione.
La proposta di Bayrou è quella di “un anno bianco”, durante il quale vengono congelate le pensioni e le prestazioni sociali (Rsa, disoccuazione e aiuti). Nessun adeguamento all’inflazione anche degli scaglioni fiscali che rimarrebbero ai livelli 2025. Ma pure: raddoppio della franchigia sul rimborso dei medicinali. Inoltre, il primo ministro ha proposto di tagliare le festività di Pasquetta e dell’8 maggio (la commemorazione della sconfitta della Germania nazista). In generale il piano, ancora solo allo stato embroniale, propone tagli per oltre 40 miliardi di euro. “Regressioni sociali”, ha protestato su France Info la segretaria generale della Cgt Sophie Binet. “Faremo di tutto per impedire queste regressioni sociali, per impedire che entrino in vigore. Dibatteremo, tra noi, e con le altre organizzazioni sindacali per riuscire a fermare il governo” e ha invitato l’insieme dei “lavoratori e delle lavoratrici che sono scandalizzati da questi annunci a organizzarsi nelle loro imprese affinché, insieme, ci si possa mobilitare al rientro” dalla pausa estiva.
I problemi per il governo però, saranno già dentro l’Assemblée Nationale. Perché il Rassemblement National, che finora aveva deciso di non sostenere le mozioni di censura in nome della “stabilità”, ora minaccia di ribaltare il tavolo. “Bayrou”, ha dichiarato oggi su X Marine Le Pen, “vuole imporre una purga fiscale e sociale, per sette miliardi di euro. E’ esattamente il costo dell’aumento del contributo della Francia all’Unione europea. Come accettare un tale sperpero mentre i francesi hanno massicciamente votato per congelare questa spesa sostenendo alle elezioni europee la lista di Jordan Bardella?”. Ma il piano governativo è indigesto anche a sinistra e non solo a la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon: “E’ brutale e inaccettabile”, ha detto nelle scorse ore il capogruppo del Partito socialista Boris Vallaud.
L'articolo “Scandalizzati dai tagli sociali annunciati da Bayrou”: i sindacati si preparano alla mobilitazione in Francia proviene da Il Fatto Quotidiano.