Scanzi racconta De André: “Cantautori di oggi poco impegnati? Ecco perché Faber resterebbe molto ferito”
- Postato il 26 novembre 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Citando un passaggio de La domenica delle salme (“Voi avevate voci potenti/Lingue allenate a battere il tamburo/Voi avevate voci potenti/Adatte per il vaffanculo”) Andrea Scanzi, in libreria con Verranno a chiederti di Fabrizio De André (edito da PaperFirst), ha risposto alla domanda di Claudia Rossi se i cantautori di oggi, in fatto di impegno sociale, siano tali, soprattutto se paragonati a Faber. In quel passaggio de La domenica delle salme, racconta Scanzi, “De André si riferiva proprio ai suoi colleghi, e la canzone è del 1990. Allora descriveva uno stallo intellettuale terrificante, in cui eravamo già tutti morti”. La conclusione è che “De André, oggi, resterebbe molto ferito”. La ragione? “Pensate oggi quello che potrebbe dire, rispetto ad allora siamo calati tanto sia in termini qualitativi sia in termini di coraggio”. E Scanzi, a proposito di Gaza e del genocidio israeliano, ha citato la canzona dell’album Creuze de mä, Sidùn, canzone straordinaria scritta nel 1984.
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