Scaramucce aeree Usa-Russia nell’Artico: F-16 intercettano aerei spia russi vicino all’Alaska
- Postato il 24 agosto 2025
- Di Panorama
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Strano modo per creare distensione, quello tra Usa e Russia, all’indomani del colloquio tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump: caccia F-16 statunitensi hanno intercettato aerei spia russi in volo nei pressi dell’Alaska per due giorni consecutivi questa settimana. Lo ha dichiarato il Comando di Difesa Aerospaziale Nordamericano (Norad), che ha specificato come in due eventi distinti avvenuti mercoledì e giovedì 21 e 22 agosto, aerei da ricognizione e sorveglianza russi IL-20 sono entrati nella Zona di Identificazione della Difesa Aerea dell’Alaska (in sigla, Adiz), innescando l’intervento del Norad e la reazione dell’Usaf.
Due giorni di intercettazioni consecutive
Mercoledì erano quindi decollati una coppia di F-16 Fighting Falcon e un rifornitore KC-135 Stratotanker al fine di identificare e controllare l’aereo russo in questione. Il giorno successivo, il Norad ha nuovamente inviato in volo due F-16 e un KC-135, insieme a un velivolo radar E-3 Sentry, per intercettare lo IL-20 russo. In entrambi i casi l’aereo russo è rimasto nello spazio aereo internazionale e non è entrato in quello sovrano degli Stati Uniti o del Canada.
Cos’è l’Adiz e perché è cruciale
L’Adiz, come altre zone simili, è un’area definita dello spazio aereo internazionale che inizia al confine di quello sovrano attorno allo Stato nella quale, per entrare, serve l’identificazione preventiva di qualsiasi aeromobile per motivi di sicurezza nazionale. Il Norad ha affermato che l’attività russa si verifica regolarmente in quella zona e non è considerata una minaccia.
L’ultimo ingresso di aerei russi nell’Adiz dell’Alaska risale al 22 luglio, mentre a febbraio e nell’aprile scorso si erano verificati altri due episodi simili. La zona è molto vasta, tanto che i radar costieri americani non possono coprirla tutta a causa della curvatura terrestre; per questo il Norad utilizza una rete costituita da satelliti, da aerei da combattimento e da radar terrestri per rilevare e tracciare gli aerei che si avvicinano agli Stati Uniti.
Procedure e controlli di sicurezza
Questi sistemi informano i vertici militari in modo che possano adottare le misure appropriate. Prima di attraversare l’Adiz, gli aeromobili devono presentare un piano di volo del tipo Dvfr (volo a vista difensivo) o Ifr (volo strumentale, con percorso stabilito dagli enti di controllo dello spazio aereo); devono inoltre avere a bordo un risponditore radar (transponder) e mantenere la comunicazione radio bidirezionale durante l’attraversamento con gli enti di controllo.
È sufficiente che una di queste condizioni non sia rispettata per far scattare un preallarme e far decollare gli intercettori. La presenza di un’Adiz garantisce la sicurezza dell’Alaska e del confine nord-occidentale del Nord America, ed è particolarmente importante per la regione artica, che è stata oggetto di un’espansione della Adiz canadese per proteggere meglio il proprio spazio aereo sovrano.
Tecnologie per distinguere i traffici
Speciali dotazioni di bordo degli aeroplani militari, come il sistema di identificazione amico-nemico (IFF), e i rilevamenti delle velocità mantenute dagli aeromobili — normalmente molto più alte per i velivoli militari — consentono a controllori civili e militari di distinguere tra traffici differenti. Oltre a questo, sono attivi continui controlli sullo spettro delle frequenze radio usate da russi e statunitensi, per intercettare eventuali trasmissioni da parte di “intrusi”.