Schlein: "Io rivale di Salis? Un gioco patriarcale"
- Postato il 7 novembre 2025
- Di Il Foglio
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Schlein: "Io rivale di Salis? Un gioco patriarcale"
Elly Schlein va alla guerra. Contro Giorgia Meloni? Contro le riforme del centrodestra? Contro la disorganizzazione del “campo largo”? Macché, il vero nemico, ancora una volta, è il patriarcato. Stavolta quello che, a suo dire, “mette le donne una contro l’altra” solo per sport, come se fosse un passatempo nazionale. Così la presunta rivalità con Silvia Salis non esiste: è una “costruzione patriarcale”, una fake news di genere. Verbatim: "Silvia Salis leader del centrosinistra se perdiamo il referendum? Questo è un gioco molto diffuso nelle società patriarcali: mettere donne contro altre donne nonostante abbiano dimostrato di saper lavorare di squadra". Tradotto: se qualcuno nota che nel centrosinistra è comparsa un'altra potenziale leader, ambiziose e in ascesa, non è politica, è sessismo. Schlein, ospite del festival del quotidiano Domani, assicura al direttore Emiliano Fittipaldi che con la sindaca di Genova “si sente” e che “fanno squadra”. Anche se, a oggi, la squadra non ha ancora deciso se giocherà la stessa partita.
Nel frattempo, la segretaria del Pd lancia il suo appello all’unità: scrivere un programma “con il paese, nel paese”, che suona molto bene, purché qualcuno prima o poi si sieda davvero a scriverlo. Perché finora, tra un richiamo al patriarcato e un invito a non essere “contro Giorgia Meloni ma per la gente”, il rischio è che l’unico campo davvero largo resti quello semantico.
Insomma, dove altri vedono tattiche, alleanze e urne, Schlein vede strutture di potere millenarie. Ogni competizione interna, ogni dubbio, ogni accenno di confronto è una trappola di un sistema maschilista: un modo elegante per non dire che, forse, la vera sfida è tutta dentro il Pd.
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