Scontri al derby, per la giudice i tifosi sampdoriani arrestati hanno messo in pericolo l’incolumità degli abitanti di Marassi

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
Derby ad alta tensione, scontri tra tifosi e guerriglia in corso De Stefanis

Genova. I tifosi sampdoriani arrestati (due in carcere anche se uno di loro non è stato trovato, e cinque ai domiciliari con il braccialetto elettronico) e i quattro per i quali è stato disposto l’obbligo di firma quotidiano nel giorno del derby di Coppa Italia hanno partecipato – scrive la giudice Carla Pastorini motivando l’ordinanza di custodia cautelare – a un’azione preordinata e violenta che ha interessato l’intero quartiere di Marassi.

Per la giudice i tifosi arrestati hanno organizzato gli scontri

Un’azione a cui hanno partecipato centinaia di persone che ha coinvolto non solo le forze dell’ordine impiegate (38 tra feriti e contusi) e causato danneggiamenti, ma che ha anche messo in pericolo  “l’incolumità degli abitanti del quartiere e di chi si trovasse in zona”.

Una vera e propria “guerriglia” sia prima del match sia verso la fine, quando la partita era ancora in corso utilizzando aste, bastoni, bottiglie reperite anche dalle campane di raccolta differenziata del vetro, che sono state volutamente rovesciate. I tifosi sampdoriani, per i quali la Procura aveva chiesto l’arresto, si erano scusati negli interrogatori preventivi sostenendo di essersi fatti prendere dalla tensione del momento ma per la giudice invece si erano organizzati come mostrerebbe anche l’abbigliamento identico indossato (giacche nere con cappuccio e casco).

E anche l’assalto al pullman della Samp è stato “un’azione preordinata” organizzata da alcuni dei tifosi sampdoriani arrestati tramite un’auto lasciata sulla traiettoria di marcia, per rallentare il pullman e lanciare oggetti di vario tipo. E se qualcuno ha avuto comportamenti più gravi di altri, tutti hanno concorso nell’azienda, almeno moralmente.

Irreperibile uno di tifosi per il quale è stato disposto l’arresto

Le misure sono state eseguite questa mattina: dieci su undici perché uno degli ultras, un uomo di 44 anni, è irreperibile da mesi: di lui era stato chiesto già l’arresto in flagranza differita due giorni dopo il derby ma già allora le ricerche erano risultate vane. Per lui la giudice ha disposto il carcere e gli investigatori della Digos lo stanno cercando. E’ il leader di uno dei gruppi organizzati di cui fa parte anche l’unico tra gli ultras finito in cella, un 30enne. Anche lui era stato arrestato in flagranza differita, scarcerato e aveva tuttora l’obbligo di firma.Proprio la firma quotidiana davanti alla polizia giudiziaria – la misura cautelare più breve – è stata disposta solo per chi aveva uno solo dei tre capi di imputazione contestati (gli scontri per derby, quelli alla fine della partite e l’assalto al pullman.

Adesso gli avvocati degli undici ultras (Matteo Carpi, Pietro Bogliolo e Antonio Rubino), dovranno decidere come muoversi: se tentare di chiedere una misura più attenuata alla stessa gip, visto la maggior parte degli ultras arrestati ha un lavoro in regola e alcuni sono incensurati, oppure rivolgersi al tribunale del Riesame.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti