Scontro Meloni-Schlein, la premier: “Getta fango sull’Italia”. La replica: “Succube di Trump”
- Postato il 23 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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La questione del piano di pace per la Striscia di Gaza ha acceso una forte polemica tra la maggioranza e le opposizioni. In un affondo deciso, la premier Giorgia Meloni ha affermato che “le opposizioni, sul piano di pace per Gaza, hanno avuto un atteggiamento più fondamentalista di Hamas”. Un attacco diretto è stato rivolto a Elly Schlein: “Getta ombre e fango sulla qualità della nostra democrazia e l’Italia rischia di pagarlo”. Meloni ha così mosso accuse non solo politiche, ma anche di metodo e di etica pubblica nei confronti della leader dell’opposizione. Parallelamente, anche Giuseppe Conte è finito nel mirino: la premier ha osservato che “oggi chiede di mettere i fiori nei cannoni dopo aver moltiplicato per anni le spese di difesa per decine di miliardi”.
La contesa sull’agenda europea, la manovra e la celebrazione del governo
Nel pieno delle tensioni in Parlamento e alla vigilia del vertice del Unione Europea, il dibattito si estende ad ambiti più ampi: dalla politica estera all’economia interna. La Schlein punta il dito contro la premier affermando che “Meloni ha delegato la politica estera di questo paese a Donald Trump”, sostenendo che “aumentano tasse e lavoratori poveri: gli italiani non hanno niente da festeggiare”.
Conte, dal canto suo, dedica alla presidente del Consiglio una dedica sul libro ‘Governo Meloni: 3 anni di tasse’ con questa osservazione: “Non racconti il libro dei sogni ma si confronti con la realtà di famiglie e imprese”. Si sviluppa così un contrasto netto tra narrazione politica e percezione dell’economia reale.
In tale contesto emergono anche dossier europei: dal Green Deal all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione, passando per il dibattuto principio dell’unanimità decisionale in Ue. Meloni ribadisce il suo sostegno all’Ucraina, pur escludendo l’invio di truppe italiane sul terreno, e si rende disponibile a collaborare con l’Egitto per la conferenza sulla ricostruzione di Gaza. Il governo, inoltre, celebra il compleanno dei tre anni con 68 slide presentate da Palazzo Chigi, mentre le opposizioni puntano il mirino sul superbonus e sui profitti bancari.

Libertà, democrazia e opposizione: i toni si alzano
Il dibattito politico entra nel vivo anche sul tema della libertà di stampa e della democrazia. Meloni reagisce duramente alle accuse di Schlein al congresso del Partito Socialista Europeo (“libertà e democrazia a rischio quando governa la destra”), definendole “dichiarazioni gravissime che gettano ombre e fango sull’Italia”. “Non sfugge a nessuno che in uno stato governato da pericolosi terroristi e attentatori si tende per esempio a non investire, a non fare accordi commerciali”, afferma la premier.
Schlein, dal canto suo, risponde: “So dove mi aspetta ma non decide lei cosa dice l’opposizione”. Nel frattempo, il dem Dario Franceschini ricorda che Meloni, quando era all’opposizione, “non ha esitato a parlare all’estero come parlava in Italia”. Anche Mario Monti infine invita la premier a usare il suo rapporto con Trump non per delegare l’Europa, ma per far capire che “l’Europa non è un demone”: “Ho usato la mia autorevolezza – risponde Meloni – lavorando per l’Occidente, perché penso che sia forte insieme”.
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