Scoperta maxi frode fiscale da 200 milioni di euro: 45 società fantasma nel mirino della Guardia di Finanza
- Postato il 11 luglio 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Una maxi frode fiscale da circa 200 milioni di euro è stata stroncata sul nascere dalla Guardia di Finanza di Varese, grazie a un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. L’operazione ha portato all’individuazione di 45 società “cartiere”, completamente prive di struttura operativa, create unicamente per generare fittizi crediti fiscali da utilizzare in compensazione o cedere a terzi.
Le società coinvolte, dislocate in varie province italiane – tra cui Torino, Modena, Savona, Caserta, Treviso, Brescia, Milano, Napoli, Pescara e Roma – risultavano di fatto inoperanti. Nonostante ciò, avevano presentato dichiarazioni dei redditi riportando crediti d’imposta milionari, in un caso per oltre 100 milioni di euro in un solo anno, riconducibili a cosiddetti Deferred Tax Asset (DTA), ovvero crediti fiscali vantati sulla base di imposte dichiarate come già versate ma che, in realtà, non erano mai state pagate.
L’attività investigativa è stata condotta dalla Compagnia di Gallarate in collaborazione con la Sezione di polizia giudiziaria – aliquota Guardia di Finanza della Procura di Busto Arsizio. Dopo aver ricostruito il meccanismo fraudolento, la Procura ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Busto Arsizio il sequestro preventivo dei crediti illecitamente generati, notificato alle Camere di Commercio tramite il Registro delle Imprese. In questo modo è stato impedito che i responsabili potessero monetizzare i rimborsi indebiti o cedere i crediti ad altri soggetti.
Le indagini hanno coinvolto 18 persone indagate a vario titolo, ma – sottolinea la Procura – la responsabilità penale sarà accertata solo in caso di sentenza definitiva di condanna.
L’operazione rientra nell’azione più ampia della Guardia di Finanza contro le frodi fiscali, in particolare quelle legate alla circolazione di crediti d’imposta fittizi e alle indebite compensazioni. Oltre alla repressione, l’obiettivo delle Fiamme Gialle è anche la prevenzione degli illeciti fiscali e la promozione della compliance tra i contribuenti.
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