Scoperto in Spagna il più antico altare greco in marmo del Mediterraneo occidentale

  • Postato il 9 luglio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Una scoperta incredibile in terra spagnola sta trasformando il sito archeologico di Casas del Turuñuelo, nella località extremeña di Guareña (Badajoz), in uno dei principali epicentri dell’archeologia della Penisola Iberica. Alle già celebri rappresentazioni umane della cultura tartessica e all’incisione di scene belliche su una lastra di ardesia, si aggiungono ora ritrovamenti straordinari riportati alla luce da un team di archeologi dell’Istituto di Archeologia di Mérida.

Tra coppe attiche, ceramiche e una ruota da vasaio in bronzo, spicca il più antico altare greco in marmo mai rinvenuto nel Mediterraneo occidentale, la cui base e fusto, analizzati da Anna Gutiérrez dell’Istituto Catalano di Archeologia Classica (ICAC), rivelano un’origine nelle cave dell’isola di Marmara (Asia Minore), allora parte del mondo greco.

Un tassello che potrebbe riscrivere la storia dei commerci e delle influenze culturali tra Oriente e Occidente nell’antichità.

La scoperta dell’antico altare greco

Durante la campagna di scavo nella località extremeña di Guareña, in Spagna, il team di archeologi ha portato alla luce quello che, basandosi su altri ritrovamenti simili noti nel Mediterraneo, apparirebbe come un altare. Tuttavia, i ricercatori chiariscono che la localizzazione esatta della cava da cui è stato estratto il marmo sarà completamente certificata dopo l’esecuzione di analisi archeometriche, attualmente in corso.

Ciò che è evidente, e che rende straordinaria questa scoperta è che, “sebbene siano conosciuti altri pezzi con caratteristiche simili nel Mediterraneo, come quelli rinvenuti nell’area della colonia greca di Empúries (Girona), l’esempio di Casas del Turuñuelo è l’unico realizzato con marmo proveniente dall’Asia Minore“, come hanno sottolineato Esther Rodríguez González e Sebastián Celestino Pérez.

L’importanza di questa scoperta

Dopo questa scoperta, la domanda che si pongono gli archeologi è: cosa ci faceva un altare con queste caratteristiche a Casas del Turuñuelo?

Seppur scavi precedenti abbiano già documentato materiali esotici come il vetro macedone o i piedi di una scultura in marmo pentelico proveniente da Atene, la colonna greca aggiunge un nuovo livello di complessità alla sua storia. I ricercatori suggeriscono che la presenza di questo frammento di marmo nel sito confermerebbe l’importanza di questo luogo nelle antiche rotte commerciali del Mediterraneo.

“Questi ritrovamenti evidenziano l’importanza politica ed economica di un sito in cui il rito e la religione svolgevano un ruolo fondamentale”, spiega Celestino Pérez, riferendosi ai sacrifici animali di massa scoperti nel 2017 e al misterioso “ammortamento” (abbandono rituale) dell’edificio.

Durante gli scavi, inoltre, condotti nelle aree orientali e settentrionali del sito, sono state portate alla luce sei nuove stanze, di cui tre esterne e collegate ad attività produttive. Tra forni, pesi da telaio, macine e ceramiche per lo stoccaggio, spicca una ruota del vasaio in bronzo, testimonianza di una lavorazione artigianale specializzata.

Tuttavia, la scoperta più significativa dal punto di vista tecnico è una struttura idraulica alta quasi un metro, realizzata con grandi pietre e progettata prima della costruzione dell’edificio principale. Questa struttura dimostra la conoscenza avanzata dei suoi costruttori.

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SiViaggia.it

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