Scoprire Formentera d’autunno: la guida per un weekend alla scoperta dei suoi luoghi segreti, tra spiagge deserte, yoga vista mare e mercatini
- Postato il 14 ottobre 2025
- Viaggi
- Di Il Fatto Quotidiano
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Libera, selvaggia, hippy e bohémien. Formentera, la più piccola delle isole Baleari, custodisce gelosamente la sua anima profonda e quale stagione migliore per coglierla al meglio se non quella nella quale tutto rallenta, ma non finisce. L’autunno è un momento di luce ancora vibrante sull’isola che, dimenticato il caos del turismo di massa e il caldo abbacinante del solleone di luglio e agosto, ritrova la sua storia fatta di ritmi più morbidi ma ancora carichi di energia. Da settembre, a Formentera riparte una nuova stagione di vacanze fatta di poesia, sport e ascolto. Imperdibile poi l’esperienza culinaria con le tapas della tradizione di terra e di mare.
Sport, natura e benessere
L’11 ottobre, sull’isola, si è corso al tramonto. Il mare dai riflessi oro e le striature di azzurro e rossastro sul cielo accompagnano la seconda edizione della 15K Sunset Run, una podistica che unisce la passione per lo sport all’aria aperta con un carico di endorfine che profumano di mare, sole e benessere assoluto. Gli organizzatori la considerano una esperienza “immersiva e multisensoriale” e chi ama la corsa sa quanto tutti i sensi siano profondamente coinvolti quando si spinge al massimo.
Si parte da Es Pujols alle 18 e, in un anello circolare, lì si rientra dopo aver attraversato San Ferran, San Francesc e La Savina. A condire il passaggio non c’è il caos, ma solo l’anima autentica, e per pochi, della gemma delle Baleari. L’edizione 2025 ha raccolto oltre 2000 iscritti da tutta Europa, con anche una versione “light” della gara per chi si accontenta di tratte più brevi, come i classici 5 km. All’evento puramente sportivo, si sono poi aggiunti anche una serie di appuntamenti che hanno permesso di entrare nel percorso più autentico della storia bohémien di Formentera: laddove tutto si tiene. Un finesettimana caratterizzato anche da un ricco calendario di appuntamenti per il corpo e la mente, dalle lezioni di yoga, al Breath Work, al paddle surf, alla musica.
La biblioteca del mare, il rifugio degli artisti
Gli anni ’60 hanno popolato Formentera di artisti, artigiani e sognatori; anime libere che qui trovavano il loro Eden. Peludos, “i capelloni”, come si diceva in spagnolo, non avevano bisogno di elettricità o di strade asfaltate, qualcuno ricorda che anche indossare il costume da bagno per loro era non necessario. Questa era la loro casa e qui, ancora oggi, è possibile ripercorrere quella voglia di silenzio, ascolto, ribellione non rabbiosa, ma accogliente e curiosa. A due passi dalla spiaggia di Migjorn, la Biblioteca del Mare del Teranka continua a rendere omaggio a quell’essenza ribelle con il suo stile peculiare che sa di ospitalità fatta con il sorriso. Nel corso di tutta l’estate, le Conversazioni della Biblioteca del Mare hanno scandito appuntamenti dedicati al benessere, alla riflessione, ad un nuovo concetto di letteratura. Scrittori, poeti, artisti e filosofi delle Baleari e internazionali si sono alternati durante gli incontri che andranno avanti fino a metà ottobre. Per tutti, l’obiettivo è quello di ridare vita e valore al senso profondo del dialogo. A dare loro ispirazione, alimentando contenuti e visioni di storia e natura, ci hanno pensato direttamente il passato ed il presente, i miti e le tradizioni di Formentera, l’isola bohémien.
Tra gli artisti coinvolti anche Lorenzo Jovanotti che, insieme agli altri, ha contribuito a connettere tutti gli elementi, aria, acqua, fuoco e terra incastonandoli tra arte, poesia, installazioni e libri. In una parola: l’atto creativo, la Poiesis. L’opera di Rick Rubin, The Creative Act: A Way of Being, la cui versione italiana è stata interpretata in un audiolibro narrato da Lorenzo Jovanotti, conferma il legame stretto che connette l’isola e la biblioteca del Mare all’eredità creativa italiana. E, ancora, echi letterari del Belpaese sono presenti nelle conversazioni di fine estate attraverso le traduzioni in italiano de l’Odissea, l’Iliade, Siddhartha e Zorba il Greco, tutti messi in connessione attraverso il tema dell’esilio, della terra, della rinascita e dell’eredità di Dante Alighieri celebrato per la sua capacità di esprimere la natura umana, permeando uno spazio fuori dal tempo, immerso nello stile libero e hippy che Formentera ricuce insieme alle radici del pensiero italiano.






Il silenzio
Spenti i riflettori della stagione delle vacanze affollate di ombrelloni, teli da spiaggia e musica dai chiringuitos, Formentera da settembre a fine ottobre celebra anche il lusso più grande: quello del silenzio. Paesaggi immacolati restituiscono la loro vera natura a chi attraversa le spiagge dalle acque cristalline, affonda nella sabbia bianca e respira in spazi aperti alla pace. Il rumore arriva dalle onde e dai sussurri del vento che attraversa i pini del bosco che avvolge il Teranka, albergo recentemente inaugurato che si definisce “santuario della pace” grazie alla sua posizione defilata e alle architetture che lo immergono nell’ambiente circostante del quale è parte integrante. Il nome deriva dal termine Tierra, che vuol dire terra e Ancla, che significa ancora, ovvero un posto sicuro al quale ancorarsi tra terra, mare e cielo. Qui si praticano yoga, meditazione, Pachakarma ovvero una tecnica di purificazione, Reiki e riflessologia facciale, kanso shirochampi, una antica terapia Ayurvedica concentrata sul massaggio marma, cioè una digito pressione che si pratica sui piedi e sulla testa e che ha lo scopo di riattivare i centri dell’energia vitale. Calmare la mente e riaccendere lo spirito, questa la vocazione di un hotel di sole 35 stanze che offre tutti i suoi spazi, compresi il giardino di sabbia, quello mediterraneo e il suo rooftop alla riconnessione con sè stessi e la natura.
Cosa fare a Formentera in un fine settimana di fine estate
Il clima più mite di fine estate regala emozioni a chi chiede vacanze avventurose, a chi ama il contatto con la natura e a chi cerca tranquillità. Il tempo è scandito tra le immersioni che accarezzano le distese di Posidonia, le passeggiate, le gite a cavallo e le visite ai mercatini come il Mercadillo di San Ferran, quello di Els Pujols e di San Francesc. Non mancano i workshop creativi di pittura o artigianato nei quali comporre i propri gioielli in ottone e argento oppure gli oggetti in ceramica fatti con fiori e piante (essiccati e raccolti nel rispetto dell’ambiente). Fare kajak davanti alla spiaggia Ses Illetes, una delle più belle d’Europa e le vicine calette, oppure noleggiare le biciclette elettriche per un tour dei fari dell’isola, da quello de la Mola a Cap de Barbaria, tutti offrono paesaggi mozzafiato affacciati dalle scogliere aspre e ruvide.
Noleggiare un catamarano e raggiungere Es Vedrà e Cala d’Hort dove immergersi per fare snorkelling, e magari, farlo sotto la guida di un biologo marino.
Una versione di vacanza più avventurosa non può prescindere da una gita all’isola incontaminata di Espalmador con la sua laguna e le acque cristalline, per tutti gli altri ci sono le passeggiate a cavallo tra parchi naturali, le costiere e le viste spettacolari che offrono quando accarezzate dalla luce dell’alba o del tramonto, magari sotto la guida di un fotografo esperto per non perdere l’opportunità di portare a casa gli scatti perfetti. A piedi, tra i 30 percorsi di hiking dell’isola, ci sono il Camí de Sa Pujada (4 km; 80 min), il Camí Sant Ferran (4.2 km; 60 min) e il Camí Sant Francesc Xavier (3.7 km; 45 min).








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