Scudo penale per i medici solo per colpa grave, nota congiunta Nordio-Schillaci: “Non favorisce l’impunità”
- Postato il 4 settembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Via libera dal Consiglio dei ministri allo scudo penale per i medici solo per colpa grave. È stato infatti approvato il disegno di legge delega al governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
“Questo”, hanno dichiarato in una nota congiunta i ministri di Salute e Giustizia, “non significa affatto favorirne l’impunità“.Per tutta l’estate si erano rincorse voci di malumori e dissidi proprio dentro l’esecutivo, facendo scontrare i due dicasteri. Oggi entrambi si dicono soddisfatti: “Così si pongono i medici in condizione di operare con maggiore serenità, dedicandosi senza spreco di energie ai pazienti che necessitano di diagnosi e di cure urgenti ed efficaci. Con questa riforma vogliamo rilanciare le professioni sanitarie e dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di salute della popolazione”. Il provvedimento modifica la normativa attualmente vigente: “Si tratta”, aggiungono Schillaci e Nordio, “di un impegno preso, che abbiamo mantenuto per evitare ulteriori proroghe della normativa vigente. Viene confermata la responsabilità penale per colpa grave per chi esercita la professione sanitaria, ma non si lede in alcun modo il diritto dei cittadini al giusto risarcimento di danni subiti”. E concludono: “La norma mira a ridurre gli effetti perniciosi della cosiddetta medicina difensiva, che a sua volta è conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici, con ricadute disastrose per l’efficienza del servizio sanitario e per la stessa salute dei cittadini. La medicina difensiva, che costa mediamente 11 miliardi l’anno e allunga le liste d’attesa, infatti induce i medici a prescrivere esami costosi, spesso inutili e invasivi, che non soltanto gravano sui bilanci delle Asl ma ritardano gli interventi sui malati realmente bisognosi, che non hanno l’ardire di prospettare ai medici eventuali azioni risarcitorie”.
Soddisfatto l’ordine dei medici che ha spinto per il provvedimento. “Bene gli interventi per restituire serenità ai medici. I ministri Schillaci e Nordio interlocutori attenti e sensibili; grazie a loro, a Giorgia Meloni e al Governo tutto”, ha dichiarato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. “Ci auguriamo che il ddl sia presto sottoposto al Parlamento per una rapida approvazione. Ciò occorre, ora, è un piano strutturale di investimento sul capitale umano”. Il ddl, ha detto Anelli, “interviene sulla responsabilità professionale, rendendo il medico che si sia attenuto alle linee guida e alle buone pratiche clinico assistenziali punibile solo per colpa grave. Inoltre, nell’accertamento della colpa e del suo grado si tiene conto della scarsità delle risorse, delle carenze organizzative, della contraddittorietà delle evidenze scientifiche, della disponibilità o meno di terapie, della complessità della patologia, dell’urgenza e di altri fattori che possono influenzare l’attività sanitaria”. L’intervento sulla responsabilità professionale in ambito sanitario “è un provvedimento auspicato tanto dal mondo sanitario come da quello giudiziario: il 97-98% delle cause contro i professionisti si conclude infatti con un nulla di fatto, con l’assoluzione o l’archiviazione. Elevatissimi i costi”. Ma questa tutela per i professionisti sanitari, chiarisce, “non costituisce certo un’impunità, in quanto l’esercente è in ogni caso punibile per colpa grave, e non mette a rischio i risarcimenti dei cittadini per gli eventi avversi, da ottenersi in sede civile”.
Infie, per quanto riguarda la delega sulle professioni sanitarie, “l’equiparazione della formazione in medicina generale alle specializzazioni è un atto dovuto, che ci pone in linea con gli altri Paesi europei. Ci aspettiamo ora un analogo provvedimento per equiparare, sin da subito, il trattamento anche economico dei corsisti con quello degli specializzandi. Bene infine l’ampliamento dell’impiego degli specializzandi, che sono medici a tutti gli effetti, all’interno del Servizio sanitario nazionale”. La Commissione Albo Odontoiatri Nazionale, aggiunge Andrea Senna, che di quest’Organo è il Presidente, “apprezza in maniera particolare l’opportunità di una specializzazione mirata all’odontologia forense”.
Dall’opposizione ha protestato Alleanza Verdi Sinistra: “Noi abbiamo chiesto tutele per il personale medico”, ha dichiarato Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, “ma a modifica dell’articolo 590 del codice penale che introduce uno scudo penale così com’è pensata dal governo finisce per essere una autoassoluzione. Nell’accertamento della colpa o del suo grado si deve infatti tener conto anche della scarsità delle risorse umane e materiali disponibili, nonché delle eventuali carenze organizzative: in sostanza è un modo per legittimare lo stato di abbandono della sanità pubblica contro il quale il governo non vuole investire neanche un euro”.
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