“Se la salute regge, andrò”: Trump invita Re Carlo e Camilla ma anche William e Kate alla Casa Bianca, il grande viaggio dei Windsor in America

  • Postato il 26 novembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Carlo III prepara le valige perchè, salute permettendo, il prossimo aprile andrà in America per una visita di stato che Trump ha voluto, fortemente. Con l’onestà intellettuale di chi accetta il corso dei tempi, il sovrano britannico è stato invitato a festeggiare i 250 anni di indipendenza degli Stati Uniti dalla Corona britannica. “Re Giorgio III, il mio trisavolo, non risparmiava le sue parole quando parlava dei rivoluzionari” aveva scandito il sovrano 77enne a Windsor, nel salone delle feste, durante il banchetto solenne allestito in settembre per la seconda (eccezionale) visita di stato del presidente Donald Trump in Inghilterra. Quello stesso antenato dovette accettare la condanna della storia, che lo relegò ai margini per la sua “pazzia” salvo poi scoprire che soffriva di un disturbo bipolare e giudicandolo duramente perchè aveva perso un pezzo di impero, sconfitto da quei rivoluzionari americani che volevano l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Digeriti i fatti dell’epoca, fu Elisabetta II l’ultima regnante ad accettare tre inviti per una visita di stato in America, nel 1957, nel 1976 e nel 1991. Le cronache ricordano che durante i suoi 70 anni di regno incontrò tutti gli inquilini della Casa Bianca da quando c’era Eisenhower, tranne uno, Lyndon B. Johnson. Lei aveva una “relazione speciale” con quel paese, ma è stato le stesso Trump al cospetto di suo figlio Carlo III a sottolineare che quel termine “difficilmente rende giustizia al rapporto tra gli alleati transatlantici”.

Lo stesso presidente non ha mai mancato di sottolineare l’orgoglio per le sue origini scozzesi e la simpatia per la “Scottish nanny” che lo aveva cresciuto.
Insomma, quello che si prepara è uno scambio di favori e di pomposità al quale Carlo III dovrà continuare a sottoporsi, se la sua salute gli consentirà un viaggio oltreoceano mentre prosegue le sue cure per il cancro, diagnosticato nel 2024 e dal quale non è mai guarito. E’ questa la più grande ombra sul progetto ambizioso di continuare a svolgere tutti i suoi doveri di capo dello stato britannico esercitando il suo soft power; lo stesso che gli ha permesso di parlare chiaramente davanti a Trump, mentre gli serviva un banchetto reale nel castello delle favole. L’impegno contro le forze della tirannia, che per Trump, di fatto, sono considerati amici, il sostegno indiscriminato verso l’Ucraina e per la difesa dell’ambiente: il re, lo scorso settembre, aveva messo nel menu tutti i temi cari a sé stesso e al suo paese, compresi quelli sui quali i “due versi della stessa poesia” cambiano decisamente tono. Lui, però, con la sua corona in testa ed il fascino che esercita nell’immaginario di The Donald, ha potuto permetterselo regalando al Regno Unito qualche piccola deroga nella guerra dei dazi che il presidente americano ha lanciato contro il resto del mondo. E sono ancora tante le questioni sul tavolo per i due alleati, a rendere questo invito recapitato a Buckingham Palace davvero irrinunciabile. Kate e William fanno parte del pacchetto di suggestioni.

Prova ne fu la reazione di Trump, quando, seduto accanto alla principessa del Galles, splendida in oro, non ha resistito a rendere pubblico il suo apprezzamento per una figura “così radiosa ed in buona salute”. Un tocco di schiettezza Yankee che avrà fatto impallidire la sobrietà British di Kate e dei presenti.
Ma i principi del Galles sono un altro asso nella manica per gli inglesi nel tentativo di ammorbidire Trump che, già a Parigi, durante le cerimonie di riapertura di Notre Dame dopo il devastante incendio, si era intrattenuto con l’erede al trono per lodarlo apertamente. Ecco, la stessa simpatia non è mai stata riservata a quell’altro ramo della famiglia reale che ha scelto proprio gli Stati Uniti per ricominciare una nuova vita, tenendosi stretto il ducato britannico.

I Sussex non sono mai piaciuti a Trump che aveva minacciato di rispedire a casa Harry dopo le rivelazioni contenute nel suo libro biografico, Il Minore, circa l’uso di droghe non ammesso in America per ottenere il visto a rimanere. Ma poi, forse ammorbidito dalle pressioni di un padre malato e di buon cuore, il presidente aveva posato le armi limitandosi a compatire il figliol prodigo della casa reale. “Lo lascio perdere – disse – ha già abbastanza problemi con sua moglie. Lei è terribile”.
Secondo fonti americane, i due difficilmente compariranno sulla lista degli invitati, mentre William Kate parteciperanno ai festeggiamenti per il 4 Luglio.

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