Seggi aperti in Toscana: sfida tra Giani, Tomasi e Bundu. Alle 23:00 di domenica l'affluen...
- Postato il 12 ottobre 2025
- Politica
- Di Agi.it
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Seggi aperti in Toscana: sfida tra Giani, Tomasi e Bundu. Alle 23:00 di domenica l'affluen...
AGI - Sono poco oltre 3 milioni i cittadini toscani chiamati alle urne per eleggere presidente e consiglieri regionali. Le urne saranno aperte fino alle 15, dopodichè inizierà lo spoglio.
Domenica sera l'affluenza, alle 23:00, registrava il 35,70% della partecipazione sugli aventi diritto. Il dato è in calo di oltre 10 punti percentuali, considerato che alla stessa ora del 20 settembre 2020 aveva votato il 45,89%.
Affluenza ore 19:00
Alle ore 19 è del 28,17% l'affluenza alle elezioni regionali in Toscana, per il nuovo presidente della Giunta e per il nuovo Consiglio. Il dato e' in calo di oltre 8 punti percentuali, considerato che alla stessa ora del 20 settembre 2020 aveva votato il 36,28%.
Affluenza ore 12:00
Alle ore 12 è del 9,95% l'affluenza alle elezioni regionali in Toscana, per il nuovo presidente della Giunta e per il nuovo Consiglio. Il dato è in calo di circa 5 punti percentuali, considerato che alla stessa ora del 20 settembre 2020 aveva votato il 14,66%.
I candidati alla presidenza
In corsa per la poltrona di presidente della giunta regionale tre candidati. Eugenio Giani, 'governatore uscente', che si ricandida per il centrosinistra con l'appoggio del Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e la lista civica 'Eugenio Giani Presidente - Casa Riformista'. Giani fu eletto presidente della Regione Toscana nel 2020, succedendo a Enrico Rossi.
Per il centrodestra si presenta Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia, sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e la lista civica "È Ora! - Tomasi Presidente". Nel 2017 è stato eletto sindaco di Pistoia e rieletto poi nel 2022 al primo turno, è coordinatore regionale di Fratelli d'Italia.
La terza candidata è Antonella Bundu con la lista di sinistra Toscana Rossa, che tiene insieme Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Possibile. Bundu, nel corso della sua carriera politica, è stata consigliera comunale e si è candidata a sindaca di Firenze nel 2019.
Due voti
Una scheda ma due voti. Ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l'altro per una delle liste in appoggio e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già si poteva fare dal 2010. Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, è indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di coalizione, si trova all'interno di un rettangolo ampio corrispondente alle liste che lo sostengono. Accanto a ogni simbolo si trova sulla scheda l'elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza.
Di circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la città metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia. I nomi dei candidati consiglieri, come l'ordine delle liste, variano da circoscrizione a circoscrizione. Non era obbligatorio neppure presentarsi in tutte: a ciascuna lista per essere ammessa ne bastavano nove. In questa tornata elettorale tutte le liste sono comunque presenti in ogni circoscrizione.
Voto disgiunto e preferenze
Il voto disgiunto, possibile dal 2010. Il voto a una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. È possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto "voto disgiunto" per l'appunto). Lo si può fare indicando anche uno o due aspiranti consiglieri.
Le preferenze, uomo e donna se due. Tornate nel 2015, rimangono infatti le preferenze: ovvero la possibilità di votare per uno o due candidati consiglieri di una stessa lista anzichèsu elenchi bloccati, salvo nel caso del listino regionale (possibilità consentita dalla legge ed utilizzata, nell'attuale tornata elettorale, solo da Pd e Lega). Se la lista raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio regionale i candidati del listino regionale bloccato - tre per il Pd e uno per la Lega - saranno i primi ad essere eletti: i loro nomi non sono riportati sulla scheda, ma sono presenti nei manifesti ufficiali delle elezioni.
Sulla scheda, in presenza di listino bloccato, sotto il simbolo è riportata la dicitura "lista regionale presente". Tutti gli altri nomi dei candidati di collegio sono riportati e basterà spuntare la casella. Nel caso un elettore esprima due preferenze, una dovrà riguardare un candidato uomo e l'altra una candidata donna (o viceversa), naturalmente tutti e due sempre della medesima lista. Nel caso di assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordina di lista sarà annullata. Con oltre tre nomi indicati tutti i voti di preferenza saranno annullati. I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti.
In caso di ballottaggio
Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: tra le Regioni la Toscana è l'unica che lo prevede. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio è il 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscane l'eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di un turno suppletivo èstata introdotta nel 2015. l ballottaggio si presentano i due candidati più votati.
Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate. Cinque anni fa Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, raccolse al primo turno il 48,62 per cento dei consensi contro il 40,46 per cento di Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra. Alle urne si reco' il 62,6 per cento degli elettori, un'affluenza più alta e in controtendenza rispetto al 2015 (quando fu il 48,28 per cento, la più bassa di sempre).
I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell'occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini).
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