Separazione carriere magistrati, riforma Meloni-Nordio ai raggi X: doppio Csm, membri estratti a sorte…

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Cosa contiene esattamente, quali novità esprime il disegno di legge appena approvato che istituisce la separazione delle carriere dei magistrati? Ora partirà la preannunciata raccolta delle firme per chiedere il referendum confermativo che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2026.

Referendum che metterà di fronte chi considera la riforma necessaria per garantire l’imparzialità dei giudici e chi, al contrario, la considera pericolosa perché pregiudicherebbe l’autonomia dei giudici e teme una subordinazione inevitabile al potere esecutivo. Ma intanto vediamo i punti salienti che definiscono la riforma costituzionale.

Una sola magistratura ma due carriere distinte

L’attuale articolo 104 della Costituzione afferma che “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”, frase a cui la riforma aggiunge che essa “è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente”.

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Separazione carriere magistrati, riforma Meloni-Nordio ai raggi X: doppio Csm, membri estratti a sorte… (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Due Csm: magistratura giudicante e requirente

All’attuale Consiglio superiore della magistratura (Csm) ne subentreranno due: uno “della magistratura giudicante” ed uno “della magistratura requirente”; entrambe “sono presieduti dal Presidente della Repubblica”; “ne fanno parte di diritto” rispettivamente “il primo presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione”.

Csm, i membri estratti a sorte

I due Consigli non saranno elettivi. Essi saranno composti per un terzo da membri laici e per due terzi da togati; i primi saranno estratti a sorte da un elenco di giuristi predisposto dal Parlamento in seduta comune; i secondi saranno sorteggiati tra tutti i magistrati, giudicanti e requirenti, che avranno i requisiti che stabilirà una legge ordinaria successiva. I componenti dei due Csm “durano in carica quattro anni e non possono partecipare alla procedura di sorteggio successiva”.

I Csm perdono i poteri disciplinari

I due Csm perdono i poteri disciplinari oggi affidati ad una Sezione speciale dell’attuale Csm.Essi avranno competenze per quanto riguarda “le assunzioni, le assegnazioni, i trasferimenti, le valutazioni di professionalità e i conferimenti di funzioni nei riguardi dei magistrati”.

Alta Corte disciplinare

La giurisdizione disciplinare nei riguardi di tutti i magistrati “è attribuita all’Alta Corte disciplinare”. Essa sarà composta da 15 membri: 3 nominati dal Presidente della Repubblica; 3 estratti a sorte da un elenco di giuristi che il Parlamento in seduta comune “compila con elezione”; 6 estratti a sorte tra i magistrati giudicanti con 20 anni di attività e con esperienze in Cassazione; 3 sorteggiati tra i magistrati requirenti con vent’anni di attività e esperienza in Cassazione. I togati sono quindi la maggioranza, ma il presidente viene eletto tra i laici.Durano in carica 4 anni, l’incarico non è rinnovabile.

Sentenze non impugnabili

Le sentenze sono ricorribili solo davanti alla stessa Corte che giudicherà in secondo grado in una composizione diversa rispetto al primo. Le sentenze non sono impugnabili in Cassazione come prevede l’articolo 111 della Costituzione.Una legge ordinaria disciplinerà gli illeciti disciplinari, le sanzioni, la composizione dei collegi, il procedimento e il funzionamento dell’Alta Corte.

Leggi attuative

L’ultimo articolo della riforma stabilisce che “entro un anno” dall’entrata in vigore (quindi dopo il referendum) devono essere varate le leggi attuative. Nel frattempo continuano ad osservarsi le leggi vigenti.

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Autore
Blitz

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