Separazione carriere, via libera a tutti gli otto articoli della riforma: respinti gli emendamenti, voto finale il 22 luglio
- Postato il 16 luglio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Via libera a tutti e otto gli articoli del ddl sulla separazione delle carriere, la riforma costituzionale sulla giustizia attualmente in discussione al Senato dopo il primo ok della Camera a gennaio. Gli oltre 1.300 emendamenti presentati dalle opposizioni sono stati tutti respinti ricorrendo al cosiddetto “canguro“, il contestato meccanismo parlamentare che consente di accorpare più proposte di modifica se presentano parti di testo in comune. L’esame dei singoli articoli è dunque terminato: lavori d’Aula sul provvedimento riprenderanno martedì 22 luglio, quando sono in programma le dichiarazioni di voto e poi il voto finale sull’intero testo.
Tra martedì e mercoledì sono stati approvate due norme-cardine della riforma: l’articolo 3, che riscrive l’articolo 104 della Costituzione distinguendo la carriera dei giudici da quella dei pm e prevedendo due diversi Consigli superiori della magistatura, e l’articolo 4, che toglie la funzione disciplinare ai futuri Csm per attribuirla a una nuova “Alta corte“. Quest’ultima sara composta da nove magistrati, sorteggiati tra quelli con più esperienza, e da tre professori universitari e/o avvocati scelti dal Parlamento, che compilerà un apposito elenco (di cui non si specifica la consistenza numerica) nell’ambito del quale si svolgerà un altro sorteggio. Altri tre accademici e/o avvocati saranno invece nominati dal Presidente della Repubblica.
“Sta per avvenire qualcosa che non è mai avvenuto nella storia della Repubblica, ovvero che una riforma costituzionale verrà approvata senza l’approvazione di alcun emendamento al ddl. Il Parlamento non avrà messo becco in una riforma costituzionale fatta dal governo. È un precedente clamoroso, di cui dovreste vergognarvi perché autorizzerà in futuro qualunque maggioranza a fare la stessa cosa. State facendo macello della Costituzione italiana”, ha accusato durante la discussione il senatore Pd Alfredo Bazoli. Festeggia invece il collega di Forza Italia Pierantonio Zanettin: “La separazione delle carriere fa parte del dna di Forza Italia. La sua approvazione sarà un risultato storico, epocale per certi versi”, dice a Coffee Break su La7.
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