Serie D, Emanuele Filiberto riporta il Savoia in vetta. Ma la favola del principe potrebbe non avere un lieto fine
- Postato il 14 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Da quello storico derby col Napoli in Serie B sono trascorsi esattamente 25 anni. Oggi il Savoia sta tentando di rilanciarsi con Emanuele Filiberto: tre anni dopo il suo approdo a Torre Annunziata, la squadra oplontina è in vetta al Girone I di Serie D e sogna a occhi aperti la promozione in C. Ma una ‘minaccia’ incombe sul club e il principe lancia l’allarme.
- Serie D, Emanuele Filiberto rilancia il Savoia
- Un risultato atteso 11 anni
- Sos stadio: il Giraud non è idoneo alla C
- L'allarme e la proposta del Principe
Serie D, Emanuele Filiberto rilancia il Savoia
Sin dal primo giorno in cui ha rilevato il Savoia attraverso la Casa Reale Holding, affidando la presidenza al socio Nazario Matachione, ha fissato l’ambizioso obiettivo da raggiungere: il ritorno in Serie B. Ci vorrà del tempo, ma intanto nelle prime sette giornate di campionato i numeri premiano la squadra vesuviana guidata da Raimondo Catalano, che con 13 punti – frutto di tre vittorie, quattro pareggi e zero sconfitte – guardano tutti dall’alto in passo nel Girone I di Serie D.
Decisivo per acciuffare la cima della classifica è risultato il successo di misura casalingo ai danni del Castrumfavara grazie al colpo di testa del 29enne spagnolo Dani Muñoz.
Un risultato atteso 11 anni
È vero, la stagione è soltanto agli inizi. E può ancora succedere tutto e il contrario di tutto. Ma il primo posto – a lungo atteso dalla calda e appassionata piazza oplontina – è comunque da celebrare. In un comunicato che porta la firma di tutti i vertici societari del Savoia a partire da Emanuele Filiberto si ricostruisce la storia della rinascita del club: “Tre anni fa trovammo un Savoia distrutto, in Eccellenza e ultimo in classifica, senza casa, senza maglia, senza nemmeno un pallone. Un club abbandonato, con un ex presidente in fuga e una città ferita nel suo orgoglio”.
Oggi lo scenario è ben diverso: “Dopo undici anni, il Savoia è tornato in testa alla classifica. Nessuno ci credeva, ma ci siamo. E combatteremo fino alla fine, perché non siamo soli: abbiamo con noi una città intera, la sua storia, il suo orgoglio, la sua forza”.
Sos stadio: il Giraud non è idoneo alla C
Già, a complicare i piani della proprietà c’è la questione stadio, il Giraud. Che rischia di rappresentare un ostacolo di non poco conto alla crescita del club, perché non idoneo a ospitare gare di Serie C. “Sono stati tre anni difficili, tra scetticismo, cattiverie e ostacoli. Abbiamo affrontato promesse non mantenute e rinvii continui: uno stadio che doveva essere consegnato nel 2023, poi nel 2024, e che solo dopo tre anni è stato riconsegnato, ancora incompleto” scrive la società.
“Abbiamo continuato a lottare, sul campo e fuori, contro quella burocrazia che invece di agevolare chi lavora con passione, cerca ancora oggi di ostacolarci con cavilli e formalità. Cavilli che, se fossero stati usati per controllare i lavori, forse oggi avremmo uno stadio davvero funzionante”.
L’allarme e la proposta del Principe
“È il momento che tutte le parti si siedano attorno a un tavolo – Comune, politica, dirigenti – per chiudere le incomprensioni e costruire insieme un futuro stabile e condiviso” propone il club che Emanuele Filiberto vuole riportare il più in alto possibile.
“Quel tavolo è necessario: perché noi faremo di tutto per vincere il campionato, ma se lo stadio Giraud non sarà adeguato per la Serie C entro 8 mesi, tutti i sacrifici fatti rischiano di essere vanificati”.