Serie D, Vado. Mister Giorgio Roselli: “Esiste giocare giusto o sbagliato, non bene o male”

  • Postato il 2 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Giorgio Roselli Vado

“Continuare a iniziare, che spettacolo. Facendo ciò che ti piace di più”. Esordisce con grande entusiasmo mister Giorgio Roselli, il nuovo allenatore del Vado. Che frase, mister, era preparata? “Non preparo nulla, alla mia età seguo l’istinto”.

E non potrebbe essere diversamente visto il curriculum. Da calciatore 124 presenze con la Sampdoria e le maglie, tra le altre, di Inter, L.R. Vicenza, Sampdoria, Bologna, Pescara e Bari. Da allenatore tantissime stagioni in Serie C. Ma da qualche anno, prima col Ligorna e poi con la Lavagnese, il desiderio di stare più vicino alla famiglia. Ed ecco che il Vado, con la sua ambizione, è stata la scelta ideale. Subito feeling con il presidente Tarabotto. Nessuna paura per ingerenze tecniche: “Il presidente – afferma Roselli – può dire quello che vuole. Come gli ho detto, le critiche ci stanno ma non sulla persona. Altrimenti facciamo a botte. Ovviamente ci siamo fatti una risata. Sarà per l’età, ma con Franco Tarabotto ci siamo trovati subito bene. Una persona schietta e diretta, come lo sono io”.

Roselli sa bene che nel calcio non esistono dogmi – se non quello della garra – e sposa in toto la filosofia del prima di tutto le caratteristiche dei giocatori. “Che non significa – racconta – fuggire dalle innovazioni. Ma nel calcio esiste principalmente la dialettica della mossa e della contromossa. Ricordo il Foggia di De Zerbi. All’andata mise in grandissima difficoltà il mio Cosenza perché faceva cose diverse. Poi lo studiai e al ritorno mi face i complimenti. Non esiste giocare bene o male, ma giocare in modo giusto o sbagliato a seconda della situazione, dei giocatori che si hanno e degli avversari”.

Come è nato contatto col Vado, cosa le ha fatto dire di sì?

Mi ha creato qualche problema con la Lavagnese. Ma ad aprile è normale che ci siano contatti. Avrei finito la stagione con i bianconeri. A dicembre mi aveva chiamato una squadra di Serie C del meridione ma non sono andato. Mi hanno riempito di gioia i messaggi di tutti i giocatori quando sono stato sollevato dall’incarico. Tra l’altro le migliori prestazioni le abbiamo fatte proprio nell’ultimo periodo, contro Imperia e Sanremese.

Perché il sì al Vado?

Speravo in una società con qualche ambizione in più. A Ligorna sono arrivato con la squadra in fondo alla classifica e ora invece è diventata una formazione da prime posizione. Mi è piaciuto lavorare alla Lavagnese, dove mi sono trovato bene anche a livello umano. Col presidente Tarabotto è subito scattata la scintilla, ci siamo trovati benissimo.

Cosa le ha chiesto la proprietà?

Dobbiamo recitare il ruolo di squadra importante del girone: non è una richiesta ma la volontà di tutti. Il Vado non può uscire dal giro delle posizioni più importanti a Natale. Tutti vogliono vincere, poi dipende dal girone. Qualcuno parla di Milan Under 23 o Piacenza. Dobbiamo dare tutti il massimo, se poi gli altri saranno più bravi faremo i complimenti.

All’inverso, che tipo di squadra ha chiesto?

Il presidente mi ha dato molta responsabilità nella formazione della squadra, che ho voluto  condividere totalmente con i direttori Mancuso e Tarabotto. Abbiamo condiviso tutto nell’ambito delle regole e del budget del presidente. Nel calcio possono giocare tutti: uno di 1,60 m e uno di 2 metri. Non voglio giocatori perfettamente sovrapponibili, ma una squadra che abbia in sé varie caratteristiche. Un gruppo che mi permetta di variare. Il cardine sarà la difesa a 3. Poi si potrebbero alternare il 3-5-2 o il 3-4-2-1 a seconda delle esigenze.

Parliamo dei nuovi: Nicolò Stampi e Matteo De Rinaldis…

Stampi era a Varese quest’anno. Si è fatto male nella partita di Lavagna. È bravo, molto offensivo. Lo prendiamo per fare il quinto. Può fare anche la mezzala o l’esterno del tridente. Entrerà in gioco nel ritiro un pochino dopo gli altri visti i problemi fisici. Come Bondioli e Bussaglia. De Rinaldis è un classe 2003 di ottime doti. Nasce dalla primavera del Parma. Mezzala che può fare entrambe le fasi.

Ci si aspettano grandi cose da Mady Abonckelet quest’anno.

Un giocatore davvero forte. Mi piace molto perché è un giocatore che dà sempre tutto. Può migliorare ancora. Nello specifico, arrivare con i tempi giusti in zona area di rigore. Adesso ci arriva troppo presto. Da ex centrocampista so bene che il tempo giusto è fondamentale per provare a segnare di più.

Il Vado dovrebbe iniziare la preparazione al Chittolina il 21 luglio. Si attendono ancora numerose novità per una rosa che sarà ancora una volta rivoluzionata.

 

Autore
Il Vostro Giornale

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