Shanghai, van de Zandschulp perde la testa e la partita: lancia la racchetta tra il pubblico ma l'arbitro lo grazia
- Postato il 2 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Un gesto che non ti aspetti almeno da parte di un tennista come Botic van de Zandschulp, l’olandese che ha sempre mostrato grande calma e sportività in campo ha letteralmente perso la testa nel corso del match andato in scena al Masters 1000 di Shanghai contro il portoghese Borges, partita che poi ha finito anche per perdere.
- Il gesto di van de Zandschulp
- Prima il warning poi la sconfitta
- Il momento no di van de Zandschulp e gli ultimi casi
Il gesto di van de Zandschulp
La partita è iniziata da poco, Nuno Borges ha appena piazzato un break approfittando di un omento di sbandamento di van de Zandschulp al servizio. Ma il risultato è solo di 2-3, c’è tutto il tempo di recuperare. Ma per il giocatore dei Paesi Bassi scatta qualcosa e non contiene la sua rabbia: prima scaglia una pallina sulle tribune, poi lancia con forza la sua racchetta sulla panchina. La racchetta prende uno strano rimbalzo e finisce sugli spalti rischiando di colpire e di ferire uno degli spettatori. Ma fortunatamente conclude la sua strana corsa sui gradini dell’impianto cinese.
Prima il warning poi la sconfitta
Il giudice di sedia decide di “assolvere” almeno in parte il comportamento del giocatore olandese, gli assegna solo un warning. Una decisione decisamente leggera visto che in casi come questo c’è anche la possibilità di squalificare il giocatore e chiudere l’incontro. La scelta però viene presa perché il gesto di van de Zandschulp è rivolto verso la panchina e non direttamente tra il pubblico. Ma per l’olandese è una giornata storta e alla fine per cedere al suo avversario, il portoghese Nuno Borges che vince con un doppio 7-6.
Il momento no di van de Zandschulp e gli ultimi casi
Il gesto di van de Zandschulp ha sorpreso gli appassionati di tennis. Anche se a volte è stato considerato un giocatore un po’ fragile dal punto di vista della tenuta mentale, l’olandese ha sempre avuto un atteggiamento impeccabile in campo, rispetto del pubblico e dell’avversario e sempre votato al fair play. Ma stavolta qualcosa è cambiato complici forse gli ultimi risultati piuttosto deludenti, prima di questa sconfitta a Shanghai era arrivato un ko nelle qualificazioni a Pechino, una sconfitta ai sedicesimi all’ATP 250 di Chengdu e l’eliminazione al primo turno anche agli US Open. Sconfitte che però non bastano a giustificare il gesto dell’olandese, in un periodo in cui il mondo del tennis deve fare i conti con le sfuriate (a volte legittime, altre meno) di Medvedev e altri.