Si chiude all’insegna della stabilità il primo semestre 2025 del mercato dell’arte secondo Christie’s

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Mercato
  • Di Artribune
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Stabilità, continuità e solidità: sono queste le parole guida del punto della casa d’aste inglese Christie’s sugli andamenti e i risultati del primo semestre del 2025 appena concluso. Un giro di boa, prima della pausa estiva, che da sempre e convenzionalmente è il momento per tirar le somme sul mercato dell’arte, in attesa dei consuntivi di fine anno, e di dare un’occhiata ad alcuni indicatori chiave, come fatturato aggregato, tasso di vendita, top lot, composizione degli acquirenti e nuovi trend.

Il primo semestre 2025 di Christie’s 

Il primo semestre 2025 è andato a coincidere, per Christie’s, con la nuova direzione di Bonnie Brennan, subentrata come Ad a Guillaume Cerutti lo scorso febbraio. “Nei miei primi sei mesi da CEO, il mio focus è stato di assicurare continuità e un impegno globale per la nostra strategia”, è il commento di Bonnie Brennan, che prosegue: “Abbiamo raggiunto risultati solidi concentrandoci su ciò che facciamo meglio: vendere arte e oggetti eccezionali e star concentrati sull’offrire un servizio straordinario”

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Christie’s, 21st Century Evening Sale, New York, 14 maggio 2025. Courtesy Christie’s Images Ltd. 2025

I risultati di Christie’s nei primi sei mesi del 2025 

Dalle performance trainanti dell’arte moderna e contemporanea, passando per i record nei settori lusso e Old Masters, la casa inglese guarda con fiducia al secondo semestre 2025 e rilancia la sua scommessa su crescita e innovazione. Si rigetta dunque con una certa convinzione, stando alle comunicazioni appena rilasciate da Christie’s, la narrativa dominante di un mercato dell’arte in costante calo e lo si fa analizzando i risultati del primo semestre 2025 in raffronto a quelli del periodo analogo del 2024. 

Raggiunge la cifra di $2,1 miliardi il valore complessivo generato dalle vendite in asta nella prima parte dell’anno (comprese le vendite online che valgono $167 milioni), lo stesso numero del 1° semestre 2024, con un tasso di vendita di poco superiore all’anno passato – all’88% rispetto all’87% –, clienti Millennial e Gen Z in crescita – 31% rispetto al 29% del 2024 – e ben 7 dei lotti più costosi aggiudicati in asta che appartengono alla casa inglese.

I momenti che hanno trainato l’anno di Christie’s

Appartiene a Christie’s la vendita più costosa dell’anno finora, il dipinto Composition with Large Red Plane, Bluish Gray, Yellow, Black and Blue di Piet Mondrian, passato di mano per $47,6 milioni a New York, dalla Collezione Leonard & Louise Riggio, che, con un risultato totale di $272 milioni, è stata la raccolta privata più importante passata in asta in questi primi sei mesi di 2025. Stabile si conferma il fatturato della categoria leader per la casa, 20th / 21st, quella dell’arte moderna e contemporanea, che arriva a quota $1,3 miliardi. E che quest’anno ha fatto anche aggiornare il record d’asta per un’artista donna vivente, Marlene Dumas, con Miss January (1997), proveniente dalla collezione Rubell di Miami, che ha trovato un nuovo proprietario per $13,6 milioni. 

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PIET MONDRIAN, Composition with Large Red Plane, Bluish Gray, Yellow, Black and Blue. Courtesy Christie’s Images Ltd. 2025

Crescono le vendite del lusso e Old Masters da Christie’s al 1° semestre 2025

Notevole poi la crescita, in questi primi mesi dell’anno, del comparto Luxury, con vendite in rialzo del 29%, anche grazie al segmento auto da collezione coperto da Gooding Christie’s, senza il quale l’indicatore mostra comunque segno positivo, a quota +12%, e ha come effetto anche quello di attirare nuovi clienti, che poi confluiscono anche sulle altre categorie di beni offerte dalla casa. Tra i gioielli, sono di Christie’s 9 dei 10 migliori lotti passati in asta, in un segmento che pure cresce del 25%.

L’altro dipartimento che festeggia risultati positivi è poi quello Old Masters, che ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto al primo semestre 2024, con una fiducia nella qualità dei cataloghi confermata anche dal nuovo record per Canaletto, messo a segno dal dipinto Venezia, Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione (circa 1732), venduto per £31,9 milioni. Tenuta in luglio, la vendita non è inclusa nei report che analizzano il periodo gennaio-giugno 2025, ma lascia ben sperare per gli andamenti della seconda parte dell’anno. 

Come sarà il secondo semestre 2025 nelle previsioni di Christie’s

Continuità e stabilità, dunque, dicevamo, orientano la strategia di Christie’s, pur in anni sfidanti e nella necessità di trovare adattamenti continui a continui cambiamenti di scenario, che non hanno risparmiato nemmeno il primo semestre 2025. Un messaggio di sottofondo di fiducia nella ripresa del mercato dell’arte sembra emergere dal consuntivo di metà anno della casa, che non solo mantiene i livelli raggiunti, ma guarda a crescita e innovazione per i mesi a venire. 

A cominciare dai progetti di espansione e rinnovamento per il quartier generale di New York al Rockfeller Center, che mira a diventare la più grande sede di una casa d’aste, con ambienti che sapranno adattarsi e accogliere in modo sempre più “sartoriale” consignor e clienti. E continuando con le nuove strategie per il Medio Oriente e il Golfo Arabo.

Le collezioni prestigiose e i nuovi racconti dell’arte di Christie’s 

Se la casa inglese anticipa che saranno ancora protagoniste le vendite di collezioni private nei prossimi mesi autunnali, l’accento su ciò che i clienti si aspettano va sempre sulle provenienze importanti, come del resto avviene da secoli: su storie uniche, di cui sentirsi parte, a patto che si scelgano politiche di prezzo quantomai avvedute e corrette. E sulla selezione delle opere giuste al momento giusto. “Sentire il mercato è parte del nostro lavoro”, ha osservato il nuovo Global President di Christie’s Alex Rotter, “sta a noi selezionare ciò che può essere desiderato dai nostri clienti oggi”. In un equilibrio complesso, in congiunture tese, che mescola la capacità di intercettare tendenze e quella di proporre nuove visioni di ciò che l’arte e la sua storia sono, sono state e possono essere. 

Cristina Masturzo

L’articolo "Si chiude all’insegna della stabilità il primo semestre 2025 del mercato dell’arte secondo Christie’s" è apparso per la prima volta su Artribune®.

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Artribune

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