Si fa presto a dare tutta la colpa a Spalletti

  • Postato il 7 giugno 2025
  • Sport
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

Si fa presto a mettere sotto accusa Spalletti, a farne un comodo capro espiatorio, ad attribuirgli ogni responsabilità per il disastro della Nazionale a Oslo. Si fa presto a ergerlo bersaglio contro cui scagliare problemi e critiche senza indicare soluzioni credibili, ma solo vaghe ricette a suon di paroloni e anatemi, come se big Luciano fosse improvvisamente diventato un eretico-sismatico da scomunicare su due piedi. Fa specie e sorprende che proprio gli scriba che fino a ieri lo hanno incensato con fior di iperboli, portando all’eccesso i suoi meriti, gonfiandoli a dismisura, ora quegli stessi adulatori, dopo la seconda consecutiva sconfitta nelle qualificazioni ai Mondiali (mai successo nella storia azzurra), si stracciano le vesti e danno sfogo – in ritardo – alla propria rabbia, cavalcando l’onda di indignazione del “popolo del pallone” con perentori “Adesso basta”, “che tristezza”, “oddio, è tornato l’incubo dei playoff”, “corsa già in salita”, “serve una scossa immediata”, “bisogna inventarsi qualcosa”, “serve subito in panchina una svolta radicale”. D’accordo, ma come? Con chi? Quando? Dove? Di dubbio gusto e inappropriato l’intervento dell’ex ct Mancini che, ai microfoni della fiera di Rimini, ha detto: “Tornassi indietro non darei l’addio alla Nazionale. Mi sono pentito. È stato un mio errore”. Poche storie: il disastro Italia ha molti padri, Spalletti è solo l’ultimo. E allora sarà bene ricordare.

1 – I guai della Nazionale sono cominciati con le due batoste mondiali che hanno portato i vertici della FIGC a dimettersi. Nel 2014 è toccato a Giancarlo Abete, nel 2018 è toccato a Carlo Tavecchio che ha tolto il disturbo per la mancata qualificazione al Mondiale russo, appunto nel 2018. Ora, nella bufera, c’è il presidente Gravina. Il rischio di mancare il terzo Mondiale procurerebbe un terremoto alla FIGC.

2 – Il nostro calcio si sta impoverendo tra fondi e tycoon. Solo 9 club su 20 sono ancora in mano agli italiani. Il tramonto dei mecenati e il Covid hanno aperto la strada ai capitali della globalizzazione. E club come Inter, Milan, Roma, Fiorentina, Genoa, Bologna, Parma, Atalanta sono finiti in mano straniere. E non è finita qui.

3 – Ci sono troppi stranieri nei club di Serie A. Soltanto l’anno scorso gli stranieri rappresentavano il 61,7% dei tesserati. Molto più, ad esempio, della Premier inglese. È tutto dire! Ora, con questo tasso di esterofilia, è difficile che emergano giocatori italiani e la Nazionale raccoglie quello che il convento offre, cioè molto poco.

4 – Non serve poi il raffronto col passato. Fa solo male: 4 Mondiali vinti e 18 partecipazioni, 2 in più di Francia, Inghilterra, Spagna. Soltanto il Brasile ha vinto di più. Dal 2014 la musica è cambiata. È l’ora di reagire.

L'articolo Si fa presto a dare tutta la colpa a Spalletti proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti