“Si fece ammonire per le scommesse”: il portiere dell’Udinese Okoye rischia il processo
- Postato il 9 giugno 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Ci sono aggiornamenti sul caso scommesse che a inizio 2025 ha coinvolto Maduka Okoye, portiere dell’Udinese, con altre tre persone. Il portiere friulano è finito sotto la lente d’ingrandimento degli organi competenti a causa di un’ammonizione ricevuta a marzo 2024. In quel mese infatti si è giocata Lazio-Udinese, partita vinta per 1-2 dai friuliani. Al minuto 64 Okoye è stato ammonito per perdita di tempo. Un cartellino giallo che ci sta, considerando anche che la sua squadra – sfavorita – stava vincendo all’Olimpico, ma che ha destato sospetti per un flusso anomalo di scommesse.
Chiuse le indagini sull’ammonizione sospetta
Questa mattina un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato quindi notificato nei confronti di quattro persone, tra le quali il portiere dell’Udinese e della nazionale nigeriana, indagate dalla procura di Udine per truffa in concorso a danno di un bookmaker, in relazione appunto a flussi anomali nelle scommesse sulla partita Lazio-Udinese del campionato di Serie A 2023/2024, giocata allo stadio Olimpico di Roma l’11 marzo 2024.
Caso scommesse, Okoye a rischio processo
Le indagini, coordinate dalla procura di Udine e condotte dalla Polizia, tramite il Nucleo centrale della polizia dei giochi e delle scommesse del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile della Questura di Udine e della Sisco di Trieste, sono nate dalla registrazione di flussi anomali nelle scommesse effettuate nell’ambito della partita Lazio-Udinese, in particolare concentrati sul verificarsi dell’ammonizione del portiere della squadra friulana, che era quotata nelle agenzie di scommesse 8 volte la posta scommessa.
Vincite superiori ai 120mila euro
In particolare erano state registrate scommesse che avevano portato a vincite superiori ai 120mila euro, per la maggior parte conseguenti a giocate effettuate presso punti fissi in provincia di Udine. Secondo gli investigatori ci sarebbe stato un “accordo preventivo” tra il portiere friulano e uno degli scommettitori indagati, da cui sarebbero poi state generate le crescenti scommesse effettuate anche da due ulteriori scommettitori, a loro volta indagati per concorso nella truffa.
Le prove raccolte nelle chat
“Gli elementi investigativi raccolti – informa la questura – anche implementati da accertamenti tecnici sugli apparati in uso agli indagati, hanno consentito di corroborare l’ipotesi accusatoria di una illiceità matrice della maggioranza delle suddette vincite, ritenute il frutto esclusivo di un preventivo accordo tra il calciatore friulano – effettivamente ammonito in quella gara per perdita di tempo al 63esimo minuto di gioco – ed uno degli scommettitori indagati, da cui sarebbero poi state generate le crescenti scommesse effettuate anche da due ulteriori scommettitori, a loro volta indagati per concorso nella truffa in argomento”.
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