“Siamo stati sfrattati, viviamo da tre settimane in hotel senza cucina e mangiamo noodles ogni giorno”: la denuncia di Paul e dell’anziana madre Susan
- Postato il 9 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Sfrattati dalla propria casa e costretti a vivere in un hotel senza cucina. È questa la sorte che stanno passando Paul Maddocks e la madre settantatreenne Susan Weatherman. Da quasi un mese, infatti, i due non abitano più nella loro casa di Manchester ma in un hotel in attesa di una sistemazione migliore. Quello che rende tutto più difficile, però, è l’assenza di frigorifero, microonde o fornelli.
“Siamo qui da tre settimane ormai, sta davvero mettendo a dura prova la mia salute mentale”, ha detto Paul Maddocks al The Mirror. L’uomo quarantatreenne e la madre anziana Susan Weatherman sono rimasti senza casa quando il padrone, Gary Fildes, ha venduto l’appartamento in seguito a difficoltà finanziarie.
Ad acquistarla è stata la società Stockport Homes. La permanenza in hotel – presso il Travelodge – è una sistemazione temporanea ma che sta creando tante difficoltà.
“Non abbiamo un frigorifero in camera, un microonde o un fornello, quindi dobbiamo mangiare Pot Noodles e cibo da asporto ogni giorno. Non c’è la lavanderia. Abbiamo trascorso due settimane in una stanza con un solo letto matrimoniale. Stiamo finendo i soldi, non riceviamo alcun aiuto per il cibo. Stiamo cercando di gestire il budget, ma siamo davvero preoccupati di quando i soldi finiranno”, ha aggiunto l’uomo.
Le difficoltà che sta attraversando la famiglia sono tante: “Mettere una settantenne in un hotel per giorni in una stanza con il figlio adulto è assurdo, non ho mai sentito niente del genere. Non c’è stato alcun messaggio sulle tempistiche da parte del consiglio. Non capisco proprio dove sia la loro compassione.
Rassegnata anche la settantatreenne Susan Weatherman: “È un incubo, mi sta facendo impazzire stare qui e siamo lontani dalla nostra famiglia e dai nostri amici”.
Intanto, la Stockport Homes sta lavorando per risolvere i disagi e trovare una soluzione, ammette un portavoce sempre al The Mirror: “Siamo profondamente dispiaciuti per il disagio che la famiglia sta vivendo. Perdere la propria casa senza alcuna colpa è incredibilmente difficile. Comprendiamo quanto sia ancora più difficile gestire problemi di salute soggiornando in un hotel. Nessuno vuole che le famiglie si trovino in questa situazione”.
E poi ha aggiunto: “Come in molte aree del Paese, stiamo affrontando pressioni sul fronte abitativo, con molte più famiglie che necessitano di una casa permanente rispetto alle proprietà disponibili. Purtroppo, questo significa che alcune persone dovranno soggiornare in alloggi temporanei mentre cerchiamo di trovare qualcosa di più adatto”.
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