Siccità a Matera: chiesto lo stato di calamità

  • Postato il 9 luglio 2025
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Siccità a Matera: chiesto lo stato di calamità

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A Pisticci un Consiglio aperto ai sindaci e alle associazioni del territorio sulla siccità di Matera; La Provincia alla Regione: «Chieda l’intervento del Governo e lo stato di calamità»


Stato di emergenza per la crisi idrica. È questa una delle richieste che il Consiglio provinciale di Matera, convocato in modalità aperta a sindaci e associazioni di categoria, ha adottato ieri all’unanimità al termine dell’assemblea che si è svolta nella Mediateca di Pisticci.

La Regione Basilicata “si adoperi per chiedere al governo nazionale lo stato di emergenza per la grave crisi idrica che imperversa su tutto il territorio lucano e si sospenda immediatamente il pagamento degli oneri consortili per le annualità in corso con conseguente ristoro degli enti gestori per le quote non versate, al fine di evitare il collasso finanziario della filiera irrigua”. Sono alcune delle richieste che il Consiglio provinciale di Matera, convocato in modalità aperta a sindaci e associazioni di categoria, ha adottato oggi all’unanimità al termine dell’assemblea che si è svolta nella Mediateca di Pisticci.

Nel deliberato – secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della Provincia – “acquisite anche altre proposte pervenute dall’ampio e partecipato dibattito. Tra queste l’aumento dei quantitativi idrici disponibili; la conoscenza dei dati sulla disponibilità di acqua e sulla relativa distribuzione; un monitoraggio sull’avanzamento dei lavori di realizzazione delle opere infrastrutturali già messe in campo; il dragaggio delle dighe; un accordo di programmazione con la Puglia per l’utilizzo dell’acqua lucana; l’acquisizione da parte dei comuni di Basilicata del 5% delle azioni di Acque del Sud S.p.A.; la programmazione in anticipo della stagione 2026; l’istituzione di corsi di laurea in Agricoltura”.

Il Consiglio “ha visto la partecipazione da remoto dell’assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala (FdI), mentre erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella (Azione) e la consigliera regionale Viviana Verri (M5S) oltre a numerosi sindaci. Il dibattito ha ulteriormente certificato la situazione preoccupante in cui versa il settore agricolo lucano a causa della crisi idrica e la necessità di agire sinergicamente con le istituzioni chiamate ad ascoltare le istanze del territorio e soprattutto ad agire”.

In Basilicata, lo stress idrico colpisce le piantine di pomodoro e provoca la caduta precoce di albicocche, pesche e agrumi. Ieri a lanciare allarme è stata anche la Coldiretti. Forti piogge e temperature più basse al Nord in queste ore, ma i danni del caldo dei giorni scorsi non si cancellano con un temporale. Senza contare che nel resto d’Italia il Solleone la fa ancora da padrone. Le ondate di temperature estreme che stanno interessando l’Italia nelle ultime settimane stanno mettendo a dura prova l’agricoltura e gli allevamenti, con effetti immediati sulla produzione di ortaggi, frutta e latte.

Secondo Coldiretti, le temperature elevate stanno compromettendo la resa delle colture e costringendo gli agricoltori a fermare le attività di raccolta nelle ore centrali della giornata. La siccità, particolarmente grave al Sud, aggrava ulteriormente una situazione già critica.
Tra il 2022 e il 2024, i danni causati dai cambiamenti climatici al settore agricolo hanno raggiunto una media di 7 miliardi di euro all’anno.

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