Sicurezza, in aula rossa maggioranza e opposizione quasi in sintonia ma poi prevale lo scontro

  • Postato il 10 novembre 2025
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consiglio comunale

Genova. C’è stato un momento, oggi pomeriggio, in cui era parso che per una congiunzione astrale potesse prendere forma un’eccezionale, almeno in questo ciclo amministrativo, sinergia tra maggioranza e opposizione sul tema della sicurezza, oggi, durante il consiglio comunale straordinario sul tema chiesto dal centrodestra. Spoiler: non è andata così.

Nonostante la minoranza abbia votato il macro-ordine del giorno proposto dal centrosinistra, e la maggioranza, dal canto suo, abbia votato alcuni dei 42 ordini del giorno presentati dall’opposizione, in aula rossa ha prevalso la vis polemica.

E non è stato comunque approvato, nella votazione finale, il documento con cui è stata avanzata la richiesta del consiglio straordinario, documento che prendeva le mosse dagli ultimi dati Istat sulla sicurezza nelle città italiane e dal fatto che “negli ultimi mesi e da quando si è insediata l’amministrazione comunale Salis, Genova ha registrato un aumento di episodi di criminalità e attività illecite che preoccupano i residenti”.

Questa premessa tornava in molti degli ordini del giorno della minoranza non accettati dalla giunta, cosa che ha fatto parlare, ad esempio, la capogruppo di Noi Moderati Ilaria Cavo di “occasione persa” e la capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandra Bianchi di “strumentalizzazione, speravano in un impegno concreto ma non è stato possibile”. Il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi ha aggiunto che: “In cinque mesi non abbiamo ancora capito quali siano le strategie della giunta in materia, a parte le rare incursioni della prima cittadina nel centro storico per trovare occasioni per dare addosso al governo, per il resto state solo portando avanti il lavoro iniziato da noi”. L’ex assessore e oggi a capo del gruppo misto Sergio Gambino ha ricordato i “forti investimenti” in sicurezza della precedente amministrazione.

Dal canto suo l’assessora alla Sicurezza Arianna Viscogliosi ha smentito che i dati consegnino una fotografia di Genova con reati in aumento. Francesca Ghio, capogruppo di Avs, ha fatto notare che “le multe per guida in stato di ebbrezza, ad esempio, sono calate del 20% grazie a politiche di prevenzione”. Martina Caputo, capogruppo del Pd, ha affermato che con la loro proposta i consiglieri di minoranza hanno mostrato una “presa di coscienza dell’inefficacia delle politiche sicuritarie portate avanti fino a oggi”.

L’obiettivo del documento, e della discussione, era impegnare la giunta e la sindaca a elaborare a vario livello strategie e azioni immediate e a lungo termine per migliorare la sicurezza in città, con attenzione particolare per i quartieri più vulnerabili, e istituire una cabina di regia che abbia come capofila il Comune di Genova rappresentato sia da consiglieri di maggioranza sia di minoranza ma anche da associazioni e comitati, che abbia il compito di dialogare con i vari enti e istituzioni competenti.

Molti dei temi affrontati negli ordini del giorno del centrodestra erano gli stessi del macro odg della maggioranza, come ad esempio l’implementazione di pattuglie anche specifiche, come quelle dedicate alle violenze di genere, il coinvolgimento delle associazioni e dei servizi sociali in ottica di prevenzione dei fenomeni, il miglioramento dell’illuminazione nelle strade o sul fronte della sicurezza stradale.

Tra le polemiche della giornata anche il fatto che la sindaca Silvia Salis, in serata, abbia abbandonato la seduta per impegni istituzionali. “Cosa c’è di più istituzionale del consiglio comunale? Quale priorità maggiore della sicurezza dei cittadini?”, hanno chiesto dal centrodestra con una nota congiunta in cui hanno definito l’assenza di Salis una “mancanza di rispetto”.

Autore
Genova24

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