Sicurezza, Salis all’assemblea Anci: “Dal governo ci aspettavamo di più, basta populismo”
- Postato il 13 novembre 2025
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- Di Genova24
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Perugia. La sindaca di Genova Silvia Salis torna a parlare di sicurezza, e lo fa alla 42esima assemblea annuale di Anci che si sta tenendo in questi giorni a Bologna, sottolineando che “nella manovra finanziaria ci sono zero risorse per la sicurezza. Da questo governo ci aspettavamo di più”.
“Dobbiamo chiarire se la sicurezza è un campo di populismo, di lotta demagogica o se vogliamo parlarne in modo serio”, ha proseguito Salis, citando poi i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, che ha inserito Genova tra le dieci città meno sicure d’Italia (al decimo posto).
“La microcriminalità di strada, rispetto al 2019, è cresciuta del 3,4% nel 2023 e dell’1,7% nel 2024. Ed è quella che fa sentire insicure le persone – ha sottolineato la sindaca – Il tema sicurezza non riguarda soltanto i sindaci del centrosinistra, anche se si continua a giocare sul fatto che le grandi città sono insicure perché amministrate dal centrosinistra. Serve più lungimiranza nelle azioni politiche. Il governo ha detto che sono state fatte 37mila assunzioni nelle forze dell’ordine, ma non sono assunzioni, sono turnover. Le forze di polizia dovrebbero contare su 109mila unità e ne hanno meno di 98mila. Non c’è un investimento reale. Superiamo il populismo, parliamo di sicurezza per quello che è: un tema nazionale e, per certi aspetti, anche internazionale, che nessun governo può annunciare di risolvere dall’oggi al domani”.
Silvia Salis sulla sicurezza: “Da sindaca mi prendo responsabilità”
Per Salis la sicurezza “non deve essere un argomento verticale. Si occupa di sociale, di commercio di prossimità con negozi che non devono chiudere, di urbanistica, di manutenzione. Da sindaca mi prendo le mie responsabilità, però bisognerebbe iniziare a fare una politica che sia più lungimirante. La politica ha la malattia del taglio del nastro, nessuno fa un provvedimento del quale poi non raccoglierà i frutti politici. Per la sicurezza ci vuole pazienza, è un patto tra generazioni politiche, altrimenti non si otterrà nessun risultato”.
Il nodo della sperimentazione del taser
Il confronto con gli altri sindaci presenti è stato anche l’occasione per fare chiarezza sull’utilizzo del taser: “Genova prima era amministrata dal centrodestra – ha detto Silvia Salis – nel novembre del 2023, con determina dirigenziale della direzione polizia locale, sono stati acquistati due taser con comprensivo corso di formazione, al costo di 12.900 euro. Sono stati consegnati il 29 febbraio del 2024. Per procedere con la sperimentazione, la legge prevede che i Comuni adottino uno specifico regolamento da approvare in consiglio comunale: il regolamento non è mai stato proposto al consiglio per la sua approvazione. A giugno, quando siamo arrivati noi in amministrazione, il centrodestra ha iniziato a chiedere le sperimentazioni. Ecco perché dico che dobbiamo parlare di sicurezza in modo serio, senza populismo”.
Salis ha parlato anche della sicurezza percepita dalle donne, tornando anche sul tema dell’educazione sessuale e affettiva: “Una città più sicura è una città più illuminata e presidiata, perché, per le donne, la percezione di insicurezza è molto più alta – ha detto dal palco – chiunque di noi ha camminato su un marciapiede guardandosi le spalle fino a che non è arrivata a casa e questo gli uomini non lo devono fare. Un commento per strada a una donna che in quel momento si sente minacciata è frutto di una mentalità che va combattuta anche dalle istituzioni. In questo, essere una sindaca donna mi dà una responsabilità in più, ma servono risorse. Gli aspetti punitivi o repressivi non sono sufficienti, c’è un fortissimo aspetto culturale. Non posso pensare che questo sia un Paese che non ha bisogno di educazione sessuale e affettiva. Se ho un esempio negativo in casa o al lavoro, anche un’ora alla settimana può cambiare le cose”.