Silvia Salis attacca il «fascismo mutaforma»: polemica sulle frasi del sindaco di Genova

  • Postato il 15 agosto 2025
  • Di Panorama
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Il sindaco di Genova, Silvia Salis, partecipando alla commemorazione della strage di Stazzema a opera delle SS, ha detto che «il fascismo, è un mutaforma. Non si distrugge facilmente». I mutaforma sono generalmente degli esseri viventi o immaginari che rimangono se stessi e mutano la loro forma esteriore. Ci sono anche dei pesci che per mimetizzarsi assumono le sembianze del fondo marino o della roccia.

Insomma, il fascismo, in Italia, c’è ancora, non si distrugge facilmente, si mimetizza soprattutto attraverso i social. La Salis ha alle spalle una importante carriera come martellista, specializzata nel lancio del martello. Non si capisce come questa volta abbia lanciato al posto del martello una bolla di sapone che in qualche secondo è diventata nulla. È vero che si candida a diventare la leader del centrosinistra e quindi ha cominciato a sfoderare l’unica ragione di sopravvivenza del medesimo centrosinistra, e in particolare dell’opposizione a questo governo, e cioè l’antifascismo militante contro un fascismo che non esiste. Quando qualche partito che si richiamava al fascismo in modo esplicito si è presentato alle elezioni, cosa che secondo me non sarebbe dovuta avvenire, la Salis saprà, tra un lancio e un altro, che queste formazioni politiche hanno preso voti in maniera totalmente irrisoria, irrilevante, comunque non tale da ritenere che in Italia ci sia un rischio fascista. Ma la Salis non si è fermata a queste affermazioni, è andata oltre e il martello questa volta se l’è tirato sui piedi. Forse le manca un po’ di allenamento. Ci sta. «Oggi non marciano, creano dei trend». Senti chi parla! Da che pulpito! Non sfuggirà alla Salis che la sinistra è maestra nel creare i trend. Vedi su tutti quello di sostituire i diritti civili ai diritti sociali che erano stati da sempre il cavallo di battaglia della sinistra stessa. Vedi l’antimelonismo senza se e senza ma. E poi creare un trend è fascismo? Si chiudano immediatamente tutte le agenzie di marketing, di comunicazione e di pubblicità in quanto possono essere considerate ricostitutive del partito fascista. Si proceda immediatamente ad una lista di proscrizione con validità legislativa immediata. Tale legge si pronunci dal famoso terrazzo di Piazza Venezia con evidente senso riparativo nei confronti di chi vi apparve in camicia nera. «Usano l’insulto come se fosse un argomento», continua il sindaco. Ha presente la Salis cosa dicono i suoi compagni di coalizione nei confronti del governo e della Meloni nelle sedute della Camera e del Senato? Le sembrano argomenti o qualcos’altro? «Non censurano, ma screditano», evidenzia. Se screditare è togliere credito ad una persona o ad un partito, allora siamo nell’ambito della legittima critica, cosa che il fascismo negava, se significa diffamare allora Salis e compagni denuncino perché si tratta di un reato che va punito. Stiano attenti perché creano un precedente che potrebbe riguardare loro stessi. E ancora: «Non bruciano i libri, li ridicolizzano». Sa la Salis quanti libri nella storia della critica sono stati legittimamente ridicolizzati per i loro contenuti, appunto, ridicoli? E non durante il fascismo ma durante l’egemonia culturale comunista che è durata per decenni in Italia. Quindi: «Non vi tolgono la parola, ma la rendono inutile, sommergendola di rumore di fondo». Qui sembra un po’ la Schlein dei primi tempi, quella che fu criticata anche da una nota conduttrice, saldamente di sinistra, che le disse di non capire quello che diceva. Francamente ci è difficile anche commentarla questa frase perché il cosiddetto «rumore di fondo», purtroppo, caratterizza la nostra epoca soprattutto a causa dei media e dei social. Infine: «Il fascismo si traveste hashtag e meme». E qui siamo al ridicolo. Ci viene il sospetto che la Salis frequenti poco i social. Non avrà tempo. Ci sta anche questo. Li faccia guardare da qualcuno di sua fiducia e vedrà che i suoi alleati sono esperti assoluti in questo campo. Oggi potrò indossare una camicia senza manica, perché leggendo le dichiarazioni della Salis mi sono cadute le braccia. Proverò, cum grano salis, a superare il trauma e a riattaccarle.

Autore
Panorama

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