Silvia Salis è sindaca, la ‘presa’ di Tursi: “Sarà un onore servire questa città”

  • Postato il 26 maggio 2025
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Il corteo di corsa di Silvia Salis e l'ingresso a palazzo Tursi della nuova sindaca

Genova. La falcata rapida e decisa, quella di un’ex atleta, lo sguardo puntato verso la meta: Palazzo Tursi, sede del Comune, quella che sarà la sua “casa” per i prossimi cinque anni. Silvia Salis, nuova sindaca di Genova, ha percorso la distanza dal point di via Carducci a via Garibaldi tenendo il figlio Eugenio in braccio, accompagnata da tutti gli alleati e dai sostenitori. E quando ha varcato l’ingresso di Tursi ha tirato un grande sospiro, prima di prendere posto sullo scalone e rivolgersi alla fiumana di persone che l’ha seguita.

“È una grande emozione anche tutto questo amore che abbiamo intorno. Serviremo questa città con il massimo impegno – ha esordito – Sono stati tre mesi veramente emozionanti, credo che abbiamo fatto arrivare il nostro messaggio a questa città. L’affluenza aumentata ci fa capire che ci sono persone che hanno riscoperto la possibilità di migliorare le loro vite tramite la politica, tramite un programma serio. Io voglio ringraziare tutta la coalizione, perché mi ha sostenuto in modo compatto fino a queste elezioni che abbiamo vinto al primo turno, ma io l’ho detto alla prima uscita pubblica che questo era il nostro obiettivo. Era un obiettivo ambizioso ma realistico, perché il campo progressista deve ricordarsi quante sono le cose che lo uniscono, che sono infinitamente di più di quelle che lo dividono”.

Più volte interrotta da applausi e cori da stadio, Salis ha chiarito che “ci troveremo ad affrontare delle sfide molto importanti per questa città, e anche una serie di dossier che in otto anni quelli del fare non hanno toccato neanche con le pinze. Noi avremo il coraggio di affrontarli, di approfondirli e ci vorrà una grande responsabilità perché dopo tutti questi anni all’opposizione bisognerà cambiare completamente atteggiamento e bisognerà diventare quelli che cambieranno in meglio questa città. Bisognerà assumersi responsabilità grandi”.

Con gli occhi lucidi, uno dei pochi momenti in cui ha lasciato trapelare l’emozione, la nuova sindaca ha assicurato che “questa squadra è pronta ad assumersi queste responsabilità, non sempre le scelte che faremo saranno condivise da tutti, ma il cambiamento che porteremo sarà nel fatto che queste scelte saranno sempre per far star bene i più e non per far star molto bene pochissimi. Il messaggio che deve dare questo campo progressista è che noi siamo per lo sviluppo, siamo per l’industria, siamo per l’impresa e che questo non vuol dire essere contro le persone che faticano ogni giorno, vuol dire pensare a tutte e due, pensare alle grandi infrastrutture, pensare a come se la passano le persone che non riescono a uscire dalla porta di casa perché il marciapiede rotto non è illuminato. Una buona amministrazione riesce a trovare una sintesi tra i grandi interessi e la quotidianità della propria cittadinanza”.

Non saremo quelli del no – ha chiarito – saremo quelli del sì allo sviluppo di questa città. Uno sviluppo vero, uno sviluppo per tutte e tutti, uno sviluppo che ci faccia essere orgogliosi di come spendiamo i soldi della comunità. Io vi ringrazio e ora usciamo da Tursi, poi ci rientreremo quando è il momento, ci rientreremo con rispetto, rispetto che forse non ci hanno mostrato in questi tre mesi ma che noi mostreremo sempre a tutti perché siamo orgogliosi. È stato un onore fare questa campagna elettorale con questa squadra, sarà ancora più un onore servire questa città“.

Stateci vicino anche quando vi sembrerà difficile, perché quello che noi ci impegniamo a fare è servire il bene comune, è servire il bene della maggioranza di questa città, è portare questa città del futuro, ma un futuro nuovo, un futuro che parli di umanità, un futuro che parli di rispetto e progresso, è un futuro che parli soprattutto alle persone che hanno l’età di questo bambino e gli dica ‘lavoreremo perché i nostri giovani possano scegliere di restare qua e non debbano scegliere di andarsene’”.

Autore
Genova24

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