Silvia Salis visita il centro storico: “Polo turistico importante, ma deve essere anche per i genovesi”
- Postato il 31 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. La nuova sindaca di Genova, Silvia Salis, ha partecipato quest’oggi all’undicesima edizione del Repessin genovese, il celebre mercatino delle pulci che anima via della Maddalena nel cuore del centro storico genovese. Accompagnata dall’inseparabile figlio Eugenio, Silvia Salis ha fatto il suo “debutto” da sindaca in una delle manifestazioni più attese dei “caruggi”. Con ben 85 banchi allestiti, il Repessin offre da sempre a genovesi e turisti l’opportunità di riscoprire l’arte del baratto e della vendita di oggetti usati. Mobili, vestiti, accessori e una miriade di “cianfrusaglie” che trovano una seconda vita, liberando cantine e armadi e promuovendo un approccio sostenibile al consumo.
“E’ fondamentale che abbiano forza questi eventi, che riescano con la loro anche indipendenza ricevendo però il sostegno delle istituzioni – ha commentato Salis – E’ importante vedere come i vicoli, come il centro storico possono avere una vita tutto il giorno e anche la sera attraverso questi eventi, è per questo che sono qua e che mi fa piacere partecipare“.
Ma la passeggiata tra le bancarelle è stata l’occasione per fare il punto della situazione in centro storico, uno dei temi più difficili per la nostra città: “Deve essere vissuto tutto il giorno, anche la sera. Più abitato è, meglio è chiaramente. Bisogna però trovare un equilibrio, perché anche un polo turistico del genere è importante per la città. In questo la regia delle istituzioni deve essere importante”.
E qual è il piano della nuova amministrazione per trovare questo equilibrio? “Noi abbiamo espresso la nostra idea su quello che è la cultura diffusa, su quello che è il sostegno al commercio e su quanto sia importante che ogni zona di Genova, per quanto a vocazione turistica, rimanga anche una zona per le genovesi e i genovesi. Ci saranno revisioni sul ‘piano caruggi’ – ha poi aggiunto Salis – ma cambiare il governo della città non è una presa della Bastiglia. Le cose che funzionano verranno portate avanti. Dove sarà necessario interverremo, ascoltando i genovesi e le genovesi”.