Simona Cinà, autopsia: “Ipotesi annegamento, nessun problema cardiaco”. Ci vorranno 40 giorni per tossicologi

  • Postato il 7 agosto 2025
  • Cronaca Nera
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sarebbe morta per annegamento Simona Cinà, la giovane pallavolista di Capaci trovata senza vita sabato nella piscina di una villa di Bagheria in cui stava festeggiando la laurea di due amici. Sarebbero i primi esiti dell’autopsia che si è appena conclusa e non ha fatto emergere problemi cardiaci. Non è stato chiarito però l’orario esatto del decesso. Non è chiaro, però, se sia finita sott’acqua e sia affogata dopo aver avuto un malore per cause naturali o se a provocarlo sia stata l’assunzione involontaria di droga o alcol. Per accertalo sarà necessario attendere gli esiti degli esami tossicologici. I medici hanno trovato acqua nei polmoni della ragazza, dato che conferma l’ipotesi dell’annegamento. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Bisognerà attendere i risultati degli esami fra 40 giorni per capire se Simona abbia avuto un malore e se qualcosa può averlo causato. Escluse infarti o patologie congenite silenti.

La ragazza era stata trovata priva di vita nella piscina. Ad accorgersi della morte erano stati alcuni giovani che partecipavano. La famiglia aveva chiesto chiarezza e indagini approfondite. Per i genitori e i suoi due fratelli, una sorella gemella e un fratello più grande, resta un grande mistero come una giovane atleta, nuotatrice provetta possa essere annegata in un piccola piscina. Sentiti dai carabinieri di Bagheria che indagano sul caso, i familiari di Simona hanno confermato che “stava bene e non aveva nessun problema di salute”. Era un atleta che “si sottoponeva continuamente a visite mediche per potere disputare gare” e per avere “i certificati per potere svolgere attività agonistica”. Per la Procura di Termini Imerese, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, l’ipotesi privilegiata, al momento, resta quella del malore o dell’incidente senza dolo da parte di terzi.

I familiari della ragazza avevano sostenuto di non aver visto tracce di alcolici e la procura con una nota aveva chiarito che i vestiti erano stati sequestrati, gli alcolici erano stati trovati e le persone presenti erano state collaborative con un tentativo di rianimazione della ragazza.

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Il Fatto Quotidiano

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