Simonetti (Europa Verde): “Con lo spostamento a monte della ferrovia crollerà il numero di passeggeri”
- Postato il 10 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Ponente. “La Liguria aspetta da tempo un serio investimento nel trasporto in grado di essere finalmente competitivo con l’uso dell’auto. Il raddoppio della tratta Finale Ligure – Andora è fortemente auspicabile, ma non giustifica un tracciato privo di funzionalità che aumenta il rischio alluvionale”.
Lo afferma Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde.
Martedì 2 Settembre è stata presentata una osservazione di Europa Verde (firmatari il co-portavoce nazionale Angelo Bonelli e la co-portavoce ligure Simona Simonetti) in cui si evidenziano i rischi idrogeologici e di funzionalità dello spostamento del tracciato.
“Il nuovo tracciato ferroviario, spostato verso le aree interne, non rispetta i piani di bacino regionali e aumenta il rischio alluvione e il rischio geologico per l’attraversamento di frane attive e quiescenti. Interferisce con le falde di acqua potabile, in una zona con forte carenza di acqua potabile” aggiunge Simona Simonetti.
“Infine, viola la L. R. n. 9/85 che vieta di aprire nuove strade e sentieri, asportare o danneggiare rocce, minerali e fossili nella riserva regionale del Rio Torsero. In altre parole, aumenta il rischio”.
“Una scelta irresponsabile che non ha nemmeno motivazioni di funzionalità del servizio: infatti lo spostamento delle stazioni fuori dalle città ne riduce la fruibilità. Se il tempo per raggiungere la stazione supera i 15 minuti si ha un drastico calo dell’utilizzo del mezzo come dimostrato dallo studio dell’ISTAT (https://www.istat.it/comunicato-stampa/laccessibilita-dei-comuni-alle-principali-infrastrutture-di-trasporto/)” aggiunge l’esponente di Europa Verde.
“Dal punto del rapporto costo / beneficio il tracciato individuato delocalizzando le stazioni fuori dai centri abitati comporterà una diminuzione dell’accessibilità della stazione con conseguente crollo dell’utenza pendolare che utilizza il treno. A Loano per esempio la stazione viene cancellata e sostituita con una fermata a Borghetto fuori dal paese”.
“Il ponente ligure ha urgentemente bisogno di rinforzare il servizio ferroviario ma questo è già possibile prima di aumentare la portata raddoppiando i binari”.
“Il trasporto ferroviario in Liguria è stato depotenziato negli ultimi 30 anni: l’offerta è diminuita e le stazioni molto spesso abbandonate. Nel 1988 la tratta Finale Ligure – Andora era identica. Ogni giorno fra Genova e Albenga viaggiavano 26 treni (diretti senza cambi) di cui 3 notturni”.
“Oggi quasi 40 anni dopo la tratta Genova Albenga ha 18 treni (il 30% in meno). Nessuno notturno”.
“Per rafforzare il trasporto ferroviario in provincia di Savona occorre ripristinare immediatamente il numero di treni che viaggiavano nel 1988 e individuare un tracciato che non aumenti il rischio idrogeologico e non sposti le stazioni fuori dai centri abitati” conclude Simonetti.