Sinner batte De Minaur, ma è allarme: fastidio al gluteo, crampi e rivelazione choc al fisio, come sta Jannik
- Postato il 30 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Stavolta la vittoria su Alex de Minaur è stata più tribolata del solito. E non solo per la strenua resistenza offerta dal “Diavolo della Tasmania”, uno dei top ten del circuito che Jannik Sinner ha sistematicamente battuto. Prima della semifinale di Pechino il rosso di San Candido era a dieci su dieci contro l’australiano, ha centrato l’undicesimo successo di fila ma lo ha fatto tra mille problemi. Crampi, fastidi, smorfie di dolore: non si è fatto mancare niente, Jannik, nell’avventuroso pomeriggio pechinese. La prima mattina in Italia. Quel che conta è che sia arrivato in finale, ma quali sono le sue condizioni?
- Pechino, problemi fisici per Sinner in semifinale
- La battaglia tra Sinner e De Minaur: tre set intensi
- Le condizioni di Sinner: le parole rassicuranti di Jannik
Pechino, problemi fisici per Sinner in semifinale
Dal secondo set in poi, Sinner si è toccato con insistenza il gluteo e ha mostrato difficoltà a muoversi con la consueta rapidità. Più volte il campione azzurro si è girato in direzione del suo box, anche con espressioni preoccupate. “Sento qualcosina”, la rivelazione al fisio che ha fatto scattare qualche campanello d’allarme. Dopo aver provato – senza successo – a chiudere la pratica nel secondo set, Jannik è partito fortissimo nel terzo. Ma nel finale, proprio nel corso dell’ultimo game, è rimasto vittima di un crampo. Per fortuna si è ripreso e, aiutato dal servizio, ha chiuso la pratica dopo pochi scambi.
La battaglia tra Sinner e De Minaur: tre set intensi
Un match intenso, durato due ore e venti, che Sinner è riuscito a portare a termine con la consueta classe e intelligenza tattica. Dominato il primo set (6-3), che sembrava una riproposizione di un film già visto, le ormai “consuete” vittorie straripanti sull’australiano. Che invece nel secondo set ha alzato il ritmo ed è venuto fuori con classe e coraggio, riuscendo a strappare il servizio a Sinner – alle prese coi fastidi già raccontati – proprio nel decimo gioco (4-6). Il break trovato in apertura di terzo ha rassicurato l’italiano, che poi ha strappato ancora il servizio a De Minaur viaggiando, nonostante i brividi finali, verso un comodo 6-2.
Le condizioni di Sinner: le parole rassicuranti di Jannik
Ma dunque, c’è da preoccuparsi in vista della finale contro uno tra Medvedev e Tien? A sentire Sinner, no. “Partita di livello molto alto, con tanti grandi scambi e con tante chance di qua e di là. Ne ho avute nel secondo, ma è stato più bravo di me”, le parole di Jannik a fine match. “Il break mi ha aiutato molto dal punto di vista della fiducia nel terzo, sono molto contento di aver vinto. Non è stata la solita storia contro di lui, rispondeva molto bene e si muoveva in modo molto veloce, il campo era lento. Ho servito bene, cercando di rimanere concentrato. Sono molto soddisfatto. Come mi sento? Non ho una giornata di riposo, ma una sola notte. Starò bene domani, in finale c’è più adrenalina, più volontà di giocare al meglio e non vedo l’ora di farlo”.