Sinner domina anche Rublev, intensità incredibile: ai quarti c’è Bublik, la mina vagante del Roland Garros
- Postato il 3 giugno 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un altro monologo. Come contro Jiri Lehecka, come contro Richard Gasquet. Jannik Sinner continua nel suo percorso senza ostacoli e raggiunge i quarti di finale al Roland Garros grazie a una prestazione dominante su Andrey Rublev, superato in tre set netti con il punteggio di 6-1 6-3 6-4. Per l’azzurro si tratta della 18esima vittoria consecutiva nei tornei del Grande Slam, diventando l’italiano con più quarti in un Major nella storia: 11 contro i 10 di Nicola Pietrangeli. Un appuntamento che l’altoatesino ha vissuto davanti agli occhi del suo ex allenatore Riccardo Piatti, con cui è arrivato per la prima volta in top 10 prima della separazione nel febbraio 2022. Prossimo passo: Alexander Bublik. Il kazako ha avuto la meglio su Jack Draper tra palle corte, finezze al volo, ace di seconda, risposte vincenti e dritti devastanti. Una mina vagante dal tennis scintillante quanto incostante, che andrà controllata con cautela.
Quelle contro Rublev sono state due ore di manifesta e asfissiante superiorità. Sinner ha tenuto un’intensità di gioco incredibile, non ha mai dato all’avversario la possibilità di entrare nel match e di ragionare con calma. Non poteva essere il russo (attualmente in una fase delicata della sua carriera) l’argine per bloccare il cammino del numero 1 del mondo. Non sulla terra rossa. Moscovita che è apparso per lunghi tratti sconsolato, inerme, incapace di qualsiasi reazione. Tre palle break non sfruttate sono state il massimo del suo raccolto. È stata una vittoria annunciata per Sinner fin dal primo punto, con l’azzurro che si è permesso anche il lusso di provare soluzioni tattiche, che potranno tornare comodo più avanti nel corso del torneo.
Primo set – 15-40, due palle break Rublev. Inizia così la partita, con il russo subito in pressione. È però solo un’illusione. Sinner prima annulla le chance, poi comincia il proprio monologo. Nel game successivo l’azzurro si costruisce una palla break e la sfrutta con il diritto a sventaglio. Sullo scambio non c’è paragone, con il numero 1 del mondo che domina in ogni fase. E così arriva il doppio vantaggio. Doppio fallo sulla palla break e Rublev che appare già dimesso e sconsolato: 4-0. Il russo ha un moto d’orgoglio, muove il suo punteggio sul 5-1, ma non prima di aver annullato un set-point con l’aiuto provvidenziale del nastro. Sinner veleggia senza preoccupazione e chiude il set poco dopo, nella maniera più autorevole possibile: ace esterno sul 40-0 e 6-1.
Secondo set – L’altoatesino non accenna a diminuire l’intensità, soffocando Rublev. Comanda sempre il gioco senza permettere al russo di prendere fiducia o confidenza. L’equilibrio stavolta dura poco di più: due giochi. Sull’1-1 Rublev si fa recuperare da 40-0 e l’azzurro, alla quarta parità, trova la palla break, per poi mettere pressione al russo e costringerlo all’errore: break, 2-1. A questo punto arriva la gestione, senza cali di concentrazione, mantenendo comunque il ritmo sempre alto. Sinner prosegue nel suo dominio nei turni di servizio, senza farsi suggestionare dagli sporadici tentativi di Rublev di fare qualcosa di diverso. Sul 5-3 l’azzurro vuole chiuderla e non trova difficoltà. Sul servizio del russo, alla prima occasione utile. Risposta profondissima, rovescio di Rublev che si stampa sul nastro, 6-3.
Terzo set – Lodevole l’atteggiamento di Rublev, che a inizio terzo set prova a trovare il modo di creare crepe nelle manovre di Sinner. Questo porta i suoi frutti sul 2-2, quando il russo ritrova una palla break. L’azzurro non lascia spazio a reazioni e annulla la chance con una seconda di servizio al corpo che Rublev non gestisce. Il parziale continua senza scossoni: 3-3, 4-4, 5-4. Poi arriva il primo match point, e la partita si chiude subito. Un diritto di Rublev rimbalza due volte sul nastro prima di finire in corridoio. È il punto esclamativo della sfida: 6-4.
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