Sinner e Alcaraz padroni assoluti Dietro di loro resta solo Djokovic
- Postato il 5 settembre 2025
- Di Panorama
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Sinner e Alcaraz, Alcaraz e Sinner. Sempre e solo loro. Il tennis mondiale si avvia ormai a un dualismo tra l’altoatesino e lo spagnolo, con il mondo diviso tra l’entusiasmo per la solidità e la forza dell’italiano che si contrappone alla grinta e alla fantasia dello spagnolo. Un altro grande capitolo della storia dello sport, non solo del tennis, fatta di sfide epiche e uomini diversi tra loro eppure capaci di entusiasmare le folle con un gesto, un’impresa, un colpo di genio. Coppi e Bartali, Merckx e Gimondi, Rivera e Mazzola, Thoeni e Stenmarck, Messi e Ronaldo. Epoche diverse, quella del tennis è indirizzata da questi due ragazzi che si tirano colpi a velocità pazzesca ma poi fuori dal campo si rispettano. Non sono amici, ma la rivalità non esce mai dai confini del tennis. La superiorità di Sinner e Alcaraz è assoluta e documentata dalle finali dei tornei del 2025: sempre e solo loro. Carlos che vince a Roma e Parigi, Jannik che trionfa a Wimbledon e adesso New York, l’ultimo grande teatro dove si ritroveranno probabilmente i due in finale.
Resta solo Djokovic
Sembrano due ciclisti in fuga che pedalano senza alzare mai la testa e poi a un certo punto si alzano dal sellino, si guardano indietro e non c’è nessuno. In lontananza si scorge la sagoma di Nole Djokovic, l’ultimo rappresentante del tennis che fu, quello nel quale insieme al serbo abbiamo ammirato la potenza di Rafa Nadal e lo stile di Roger Federer. E’ persino diventato più simpatico Nole col passare degli anni. Resta attaccato al suo mondo con la classe che la natura gli ha donato e che ha costruito con il lavoro. Ma ha davanti due montagne da scalare. Obiettivamente possiamo pensare che se dovesse battere Alcaraz in semifinale poche ore dopo sarebbe in grado di contrastare Sinner? Quasi impossibile. Il tempo non fa sconti a nessuno e anche Nole deve farci i conti soprattutto di fronte ai due fenomeni. La vera domanda del tennis di oggi è chi è il numero 3? Oltre a Nole possono provarci Zverev, Medvedev e pure Musetti. Ma poi quando si trovano davanti Jannik o Carlos vengono investiti dalla palla. Per giocare alla stessa velocità sbagliano e quindi sono costretti a rallentare la spinta per abbassare la percentuale di errori, finendo per essere travolti.
Un round-robin per gli altri
L’idea non è nostra ma di uno che di tennis ne sa. Paolo Bertolucci sulla Gazzetta dello Sport ha lanciato un’idea che sembra una provocazione ma che fotografa alla perfezione l’attuale situazione del tennis mondiale. L’ex tennista azzurro vincitore della Coppa Davis e oggi commentatore di Sky propone un round-robin per tutti gli altri tennisti con Sinner e Alcaraz che scendono in campo solo dalle semifinali in poi. Insomma un torneo dal quale escono due tennisti che vanno poi a sfidare i due numeri uno. Che poi è in fondo è quello che già succede perchè alla fine dei tornei più importanti ritroviamo sempre e solo loro due. Sinner e Alcaraz. O se preferite Alcaraz e Sinner.