Sinner, Gramellini fa la giravolta dopo le accuse sulla Davis. La scelta di Musetti cambia tutto: “Non è come Jannik o Egonu”

  • Postato il 15 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Due casi simili, forse uguali, giudicati in maniera completamente diversa. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, numero 1 e numero 2 del tennis italiano, hanno deciso che non ci saranno alla finali di Coppa Davis a Bologna. Ma le reazioni che le due decisioni, prese per motivi molto simili, hanno avuto sono state decisamente diverse. E dalle colonne del Corriere della Sera arriva il punto di Gramellini sulla vicenda.

L’accusa Gramellini

Il giornalista Massimo Gramellini torna a parlare del caso Davis. La rinuncia di Jannik Sinner aveva fatto discutere scatenando un’ondata di indignazione, quella di Lorenzo Musetti no. E dalle colonne del Corriere della Sera arriva il suo punto di vista sulla vicenda: “La rinuncia di Musetti non ha prodotto l’ondata di indignazione che aveva suscitato l’analoga decisione di Sinner. Non solo quasi nessuno gli ha rinfacciato la residenza a Montecarlo ma molti sono apparsi comprensivi sulla sua scelta. Cosa dipenderà questa marchiana differenza di trattamento? Credo dal fatto che si chiama Musetti e non Musetten. A un toscanaccio come lui nessuno chiede continuamente l’esame del sangue per verificare la sua italianità. Invece dall’altoatesino Sinner, come dall’afrodiscendente Egonu, si pretende ogni volta la prova d’amore”.

Il passo indietro dopo le critiche

Le parole di Gramellini per assomigliano a una giravolta e a un passo indietro. In passato l’influente giornalista del Corriere della Sera non aveva lesinato critiche nei confronti del campione italiano, in particolare dopo la decisione di non andare dal presidente Mattarella insieme al resto della squadra dopo la vittoria della Davis 2024. Ma anche in occasione della rinuncia alla Davis aveva mostrato un pizzico di disappunto nei confronti dell’altoatesino: “Provo un morso di delusione. Forse la maglia azzurra è importate solo per i tennisti che sanno di non poter ambire ai grandi tornei. L’alibi della stanchezza può valere per Alcaraz (che comunque ci sarà) non per chi ha trascorso tutta la primavera ai box. L’unico Sinner che vedremo in tv sarà quello che cucina spaghetti e beve caffè negli spot ai cambi di campo altrui. Immagino che sappia di essersi messo in un bel guaio: se perdiamo la Davis, daranno la colpa a lui, mentre se la vinciamo smetterà di sembrare indispensabile”.

Sinner-Musetti: decisioni simili, reazioni opposte

E’ indubbio che le decisioni di Jannik Sinner e di Lorenzo Musetti di non prendere parte alla prossima Coppa Davis abbiano auto un impatto completamente diverso. Un esito forse atteso che però resta difficile da analizzare. C’è di sicuro un impatto mediatico e sportivo molto diverso tra i due. Sinner è stato l’elemento chiave, fondamentale nelle vittoria nel 2023 e nel 2024 mentre Musetti ha giocato una sola partita in singolare nelle ultime due Finals finendo anche per perderla ed essere panchinato a beneficio di Berrettini. C’è senza dubbio l’aspetto legato alla provenienza dei due tennisti con quel senso di “xenofobia” raccontato anche da Gramellini. Ma molto probabilmente c’è un aspetto ancora più forte, la pretesa che gli italiani hanno nei confronti dei loro atleti di punta: devono essere sempre perfetti, disponibili e non sbagliare mai. Una pretesa avanzata nel corso del tempo anche a Totti e Del Piero (per citarne due), forse meno a quelli come Gattuso. Se hai talento porti con te anche una maledizione, a loro si perdona sempre meno.

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Virgilio.it

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