Sinner, il numero 1 avrebbe dell’incredibile: le condizioni di Zverev riaccendono le polemiche, il messaggio di Jannik

  • Postato il 1 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Jannik Sinner ha vestito i panni del mostro di “Halloween” con qualche ora di ritardo. Il numero 2 del mondo non ha lasciato neanche le briciole a Sascha Zverev, apparso in condizioni fisiche molto complicate dopo la battaglia con Medvedev. E se domani l’azzurro batterà Felix Auger-Aliassime nella finale del Masters 1000 di Parigi potrebbe tornare in cima al ranking ATP spodestando Alcaraz.

Sinner: il possibile ritorno alla numero 1

Jannik Sinner arriva in finale a Parigi e bisogna ancora aggiornare il libro dei record. Per il tennista italiano si tratta del successo numero 25 consecutivo sul cemento indoor che lo proietta in una classifica che solo i più grandi di tutti i tempi possono riempire. Arriva la finale numero 9 in stagione su 11 tornei disputati (solo ad Halle e Shanghai ha mancato l’appuntamento dell’ultimo giorno) e si apre soprattutto la possibilità di tornare numero 1 in classifica. Un’ipotesi che fino a qualche settimana fa sembrava di pura fantascienza, soprattutto dopo il ritiro per crampi nel Masters cinese.

Ma la prima posizione in classifica in questo caso non ha solo un valore di prestigio ma è un testamento del valore di Sinner. L’azzurro infatti in questa stagione ha dovuto scontare tre mesi di squalifica per la vicenda clostebol che lo hanno tenuto lontano dai campi da tornei importanti e nonostante questo ha la possibilità di insidiare Carlos Alcaraz, autore di una delle migliori stagioni di sempre per un tennista. Domani a Parigi non c’è in ballo solo un numeretto prima del cognome, ma qualcosa di più.

Le parole di Jannik

Dopo il match, Sinner parla più di Zverev e delle difficili condizioni in cui ha giocato che della sfida in sé. Ma anticipa anche alcuni temi della sfida di domani contro il canadese Auger-Aliassime: “Sono contento di essere in finale ma affrontare Sascha è sempre una grande occasione, ma oggi purtroppo non era al 100%. Era in difficoltà dal punto di vista fisico, ieri ha vinto recuperando al termine di una partita molto difficile. Per lui è stato un percorso bellissimo e spero che torni in forma per Torino. La finale con Auger-Aliassime? Sta giocando un tennis incredibile, è migliorato molto negli ultimi. Ha trovato i suoi schemi, sarà una grande occasione per entrambi, sono molto contento per lui. E’ una delle persone più gentili del circuito e sarà bello essere in finale con lui. Cercheremo di dare il massimo e so che dopo la gara di domani avrò due giorni liberi e potrò recuperare”.

Sinner-Zverev: le emozioni del match

Il messaggio per Zverev

Le condizioni di Zverev nel corso del match con Sinner sono apparse evidenti già dopo 20 minuti. Se l’altoatesino dalla sua parte non ha sbagliato praticamente niente, è altrettanto vero che si è trovato di fronte un avversario che è apparso quasi subito in grande difficoltà fisica. Il tedesco, che soffre anche di diabete, era reduce da una vera e propria battaglia contro Daniil Medvedev che si è conclusa soltanto nella tarda serata di ieri. Uno sforzo fisico che ha pesato dopo due settimane piede di impegni e alla fine Sinner più che esultare per la nona finale stagione, pensa subito a lui dopo il successo con un messaggio eloquente affidato alla telecamere: “Riprenditi presto”.

Le polemiche per il calendario

Calendario fitto, l’arrivo dell’ennesimo 1000 con l’Arabia Saudita che reclama sempre di più un ruolo da protagonista, Masters da uno o due settimane: nel mondo del tennis le discussioni sono infinite ma allo stesso tempo i problemi sono evidenti. Le condizioni in cui è sceso in campo Zverev mettono in risalto che i tennisti sono spesso chiamati a tour de force che alla fine non regalano neanche lo spettacolo sperato. Dopo Vienna, il tedesco è corso a giocare a Parigi e dopo tanti match ravvicinati, è crollato dal punto di vista fisico. Il fatto che il Masters parigino si giochi nel corso di 7 giorni invece degli altri che sono spalmati su due settimane non ha aiutato come ha fatto notare Paolo Bertolucci in sede di commento: “I tennisti vogliono i Masters più brevi ma poi succedono queste cose qua quando sei costretto a giocare tutti i giorni. Se hai un giorno di riposo dopo il match forse non ti trovi in questa situazione”.

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