Sinner, il rischio ora è enorme: cosa è successo

  • Postato il 28 aprile 2025
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Per Jannik Sinner c’è ancora discussione intorno alla squalifica: il rischio ora è enorme, ecco tutto quel che è successo

Innocente, ma squalificato. È il paradosso con cui si è trovato a convivere Jannik Sinner negli ultimi tre mesi. La positività al clostebol è stata spiegata in maniera chiara dalla sentenza dell’Itia e anche la Wada ha avvalorato la sua innocenza: niente dolo, né negligenza, soltanto una contaminazione che il numero 1 al mondo non aveva alcun mezzo per evitare.

Eppure, lo stesso tennista ha accettato i tre mesi di sospensione, patteggiando la sanzione con l’agenzia mondiale antidoping ed evitando il giudizio del Tas che avrebbe potuto essere ben più pesante. Ora la squalifica è agli sgoccioli e tra poco più di una settimana Jannik Sinner potrà tornare a giocare, partecipando al Masters 1000 di Roma.

Intanto però il suo caso continua ad essere al centro dell’attenzione e rappresenta uno spauracchio per tutti gli altri tennisti. Il messaggio che arriva dalla vicenda che ha coinvolto Sinner è che basta davvero nulla per vedersi la carriera rovinata. Lo dice chiaramente la numero 1 del tennis femminile: Aryna Sabalenka, tennista bielorussa, leader del ranking Wta. Le sue parole sono una chiara evidenza di cosa è cambiato tra i giocatori dopo il caso Sinner.

Caso Sinner, Sabalenka: “Spaventosa”

La numero 1 al mondo è attualmente impegnata a Madrid e proprio dalla Spagna ha raccontato cosa è cambiato per lei dopo quanto accaduto a Sinner e anche alla Swiatek.

Sabalenka si fa un selfie
Caso Sinner, Sabalenka: “Spaventosa” (Instagram Sabalenka) – Blitzquotidiano.it

Quello che è successo mi ha reso molto più attenta e consapevole del pericolo che corriamo – ha spiegato la tennista bielorussa –. Dopo gli ultimi casi che tutti conosciamo è aumentata questa percezione da parte nostra“. Ecco allora che si prendono le contromisure necessarie: “Bevo e mangio solo ciò che riesco a controllare il più possibile e che il mio staff mi ha dato. Presto molta attenzione alle persone che frequento e con le quali mi può capitare di entrare in contatto“.

Il rischio, ormai è evidente, può essere celato ovunque: “Basta qualcuno che ha una crema che contiene una sostanza vietata e potrebbe entrare nel mio corpo in qualche modo: è una cosa spaventosa, ma è così“. Lo sa bene Sinner che si è ritrovato travolto da una vicenda che è durata oltre un anno e gli è costata anche tre mesi di sospensione, senza praticamente aver fatto nulla. Il suo caso e quello della Swiatek hanno forse cambiato la vita dei tennisti per sempre.

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Blitz

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