Sinner, l’ansia per il gomito dietro l’abbraccio tra Cahill e Vagnozzi. L’ammissione di Shelton: “Mai vista una cosa del genere”

  • Postato il 9 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Jannik Sinner conquista la semifinale a Wimbledon mettendo fine alla grande paura che i tifosi italiani hanno vissuto alla vigilia per quel problema al gomito accusato nel corso del match con Dimitrov che aveva preoccupato tutti. Contro Shelton, l’azzurro ha dimostrato ancora una volta tutta la sua classe e ora si prepara a sfidare Djokovic.

La rivelazione di Sinner

Dopo il match Sinner torna a parlare delle ore che hanno preceduto la sfida con Shelton: “La giornata di ieri è stata molto stressante, dovevo capire come stava il gomito e cosa fare. Oggi era più leggera, mi sono sentito bene nel riscaldamento e durante la partita, c’erano dei momenti di difficoltà ma li ho superati. Prima che mi ritiro in uno Slam ci vuole tanto. Di sicuro eravamo preoccupato. Anche ieri volevo giocare, invece c’era Simone che diceva che forse era meglio riposare. Stamattina era felice di andare n campo”.

Poi il numero 1 al mondo parla anche dell’addio di Fabio Fognini al mondo del tennis: “Ha fatto una carriera incredibile, è un giocatore e una persona che ha vissuto il tennis in modo diverso e ha sempre fatto come se la sentiva. E questo penso che era il messaggio più bello che poteva dare. E’ un talento incredibile, ora inizia un’altra vita e gli auguro solo il meglio. Speriamo di vederlo ancora in giro”.

L’abbraccio tra Cahill e Vagnozzi

L’angolo di Jannik Sinner sembra in qualche modo seguire lo stesso “mood” del numero 1 al mondo: nessuna esultanza sfrenata, nessun gesto fuori dalle righe. Del resto la grande esperienza di Darren Cahill da una parte e la riservatezza di Simone Vagnozzi dall’altra sono elementi chiave del team dell’altoatesino. E forse proprio per questo motivo l’abbraccio tra i due alla fine del match con Shelton è sembrato lontano dalle loro abitudini, ma anche rivelatore dell’ansia vissuta nel corso delle ore che hanno seguito il match con Dimitrov, con la paura che quel gomito non permettesse a Jannik di scendere in campo.

L’ammissione di Shelton

Ben Shelton arrivava ai quarti di finale di Wimbledon da sfavorito contro Sinner. Lo statunitense ha sempre fatto fatica sull’erba ma nelle settimane dl torneo inglese ha dimostrato una grande crescita e forse anche complici le condizioni non perfette dell’azzurro si aspettava di poterlo mettere maggiormente in difficoltà. Invece la sua è stata una sconfitta piuttosto netta con l’altotesino apparso superiore in ogni aspetto del gioco soprattutto nelle occasioni più importanti.

Il tennista di Atlanta fa un’ammissione piuttosto eloquente dopo il match: “Sinner e Alcaraz sono due giocatori molto diversi. Con Sinner, con cui ho giocato di più, il problema è la velocità della sua palla. Mai visto una cosa del genere. E’ una cosa che non devi affrontare quando avanzi in un torneo. Poi giochi con lui è sembra andare tutto a velocità doppia. Di solito sono bravo ad adattarmi a quella velocità ma è difficile quando un avversario colpisce la palla in quel modo e in maniera così consistente. Forse in alcuni frangenti ho giocato come si fa su un campo più lento invece che sull’erba”.

Il record contro Shelton

Un paio di anni fa Ben Shelton era uno dei nastri nascenti del tennis mondiale, se Alcaraz era quello già affermato, c’è una “Next Gen” pronta a lanciarsi a caccia delle prime posizioni in classifica. Tra questi c’era anche Ben Shelton, autore di una stagione da rivelazione nel 2023 che lasciava prevedere scenari importanti per lo statunitense. La prima volta che il tennista della Georgia ha incrociato Sinner nel secondo turno del torneo di Shanghai, l’americano ha avuto la meglio vincendo per 2-1. Da quel momento però la Musca è cambiata completamente con Jannik capace di vincere non solo i cinque scontri diretti ma senza mai cedere nemmeno un set con un parziale di 15-0.

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