Sinner rompe il silenzio: "Ecco cosa mi sono detto per tirarmi su dopo la finale con Alcaraz al Roland Garros"
- Postato il 14 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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Una settimana per ricaricare le batterie e rimettersi in pista. Dopo le cinque ore e 29 minuti di battaglia con Carlos Alcaraz, il clima da corrida dello Chatrier e la delusione per l’occasione sfumata, Jannik Sinner s’è rifugiato nel “buen retiro” di Sesto. Qui, nella quiete delle sue montagne, circondato dall’affetto di mamma Siglinde e papà Hanspeter, ha avuto modo di ripensare, scambio dopo scambio, alla finale del Roland Garros. Soprattutto a quei punti fatali quando, avanti 5-3 e 0-40 nel quarto set, sembrava davvero a un passo dal primo, storico trionfo sulla terra rossa parigina.
- Sinner e la settimana tranquilla a Sesto dopo Parigi
- La sfida di Halle, ma il pensiero torna ad Alcaraz
- La convinzione di Jannik: "Il mio miglior match sulla terra"
Sinner e la settimana tranquilla a Sesto dopo Parigi
Una settimana vissuta lontano dal clamore mediatico. Della finale con Carlitos, praticamente, hanno parlato tutti tranne lui. Quel che doveva dire, Jannik l’aveva espresso nella sala stampa di Parigi, quando aveva ancora gli occhi lucidi per la delusione trattenuta a fatica, per quelle lacrime represse a cui solo per un soffio è riuscito a non cedere. Uno Jannik dai tratti umani, così lontano dal “cyborg” abituato a lasciarsi scivolare tutto addosso, a misurare ogni passo, ogni dettaglio. Ora, però, è arrivato il momento di rituffarsi nel clima del campo. Di dar inizio alla breve ma intensa stagione sull’erba.
La sfida di Halle, ma il pensiero torna ad Alcaraz
“La settimana dopo Parigi è stata molto tranquilla”, le parole di Jannik ai microfoni di Sky. “Sono stato con i miei genitori, ho fatto una grigliata, ho giocato a ping pong con gli amici”. E ha portato anche il gatto dal veterinario con la Panda della mamma, a dire il vero. Una serie di attività “ordinarie”, che l’hanno abituato a metabolizzare. “Era proprio quello che mi serviva dopo un torneo importante”. Ad Halle il quarto torneo del suo 2025: “Sono qua per una nuova grande sfida. Ci saranno sicuramente nuove difficoltà perché è una superficie diversa, ma sono contento”.
La convinzione di Jannik: “Il mio miglior match sulla terra”
Sinner è ad Halle, in Germania. Il pensiero però corre ancora a Parigi, in Francia. A quella leggendaria, meravigliosa, epica, maledettissima finale. “La cosa più importante è far vedere che siamo atleti e diamo tutto”, il concetto ribadito da Jannik. “È stata una partita incredibile, di altissimo livello. Non è finita come volevo e può succedere anche ai migliori al mondo, ma dipende da come la si vede”. E qui Sinner spiega cosa si è ripetuto per darsi forza: “O la vedi coi tre matchpoint mancati o la vedi come la miglior partita che ho giocato sulla terra. Ho giocato più di cinque ore senza lamentarmi di niente”.