Sinner salvato dal ritiro di Dimitrov: i guai al gomito, la vendetta di Panichi e Badio, poi il colpo di scena

  • Postato il 7 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Sembrava che i problemi li avesse Jannik Sinner, limitato da una brutta caduta nel primo gioco e da un conseguente fastidio al gomito. Sul cielo di Londra, sopra il Centrale, qualcuno avrà perfino visto aleggiare i “fantasmi” di Marco Panichi e Ulises Badio, il preparatore e il fisioterapista silurati dal campione altoatesino proprio alla vigilia di Wimbledon, pronti a consumare la vendetta su “core ‘ngrato” Jannik. Fantasmi spazzati via una volta che, tra il secondo e il terzo set, il tetto del Centrale è stato chiuso. E i problemi, improvvisamente, li ha accusati Grigor Dimitrov. Ancora una volta. Il bulgaro, in vantaggio 2-0, costretto al ritiro per un infortunio al pettorale destro. Jannik avanti senza gloria. Ma pur sempre ai quarti di finale.

Wimbledon, Sinner in difficoltà contro Dimitrov

Partita strana da raccontare e, naturalmente, anche da vincere per Sinner. Che, a dirla tutta, la stava perdendo. Impietosamente. Più ancora di quanto possano raccontare i numeri. Sei a tre per il bulgaro nel primo set, capitalizzando un break piazzato al primo turno di servizio del numero 1 italiano. Poi il 7-5 nel secondo, grazie ancora a un break in avvio. La riscossa di Jannik sul 5-4, col controbreak ottenuto dopo l’intervento del fisio richiesto per provare a tamponare quei problemi al gomito che gli davano noie sul servizio e quando provava a tirar forte sul dritto. Un massaggino, tre pilloline, il break e il controbreak. Dimitrov sempre più in fuga: 7-5.

I problemi al gomito di Jannik e l’infortunio del bulgaro

Poi l’interruzione per chiudere il tetto, lo stop di un quarto d’ora, la ripresa e un match leggermente più equilibrato. Dimitrov aveva appena realizzato il punto del 2-2, celebrato da un urlo ad alto volume. Di gioia? No, di dolore. Un fastidio fortissimo al pettorale destro, nella parte anteriore del muscolo. L’immagine chiave è quella del bulgaro a terra, in lacrime, con Sinner vicino a rincuorarlo. Inutile l’intervento di fisio e medico, difficile per Grigor finanche respirare normalmente. Impossibile sollevare il braccio e provare a spingere. Dopo due minuti di interruzione, la decisione inevitabile: ritiro per Dimitrov. L’ennesimo. Il quinto negli ultimi cinque tornei dello Slam. Il primo quando era vicino a battere il numero 1 del ranking.

Sinner: “Non mi sento vincitore, applausi per Dimitrov”

“Non mi sento assolutamente un vincitore stasera”, la frase chiave del discorso di fine match. Sinner, imbarazzato e quasi mortificato, ha risposto così alle sollecitazioni del suo intervistatore. “Non so cosa dire, Dimitrov è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato oggi. È stato così sfortunato negli ultimi due anni, è un mio buon amico, ci conosciamo bene, vederlo così è difficile. Ci fosse stata una chance di giocarsi il prossimo turno se la sarebbe meritata”. E ancora: “Ha sempre avuto infortuni negli Slam, sono terribili e sappiamo quanto lui tenga a questo sport. Grazie a voi per essere venuti, questo non è il finale che ci saremmo augurati. Facciamogli un applauso”.

Chi cura il gomito di Jannik? Servirebbero…Panichi e Badio

Sinner tornerà in campo mercoledì contro Ben Shelton, il bizzoso statunitense che nell’incontro precedente ha sconfitto l’amico Lorenzo Sonego in quattro set. Ma servirà un altro tipo di prestazione per sperare di far strada a Wimbledon. L’americano è messo bene dal punto di vista fisico e della condizione, quasi impossibile confidare in un nuovo “aiuto” dall’alto. I dubbi e le incognite sono legati soprattutto al gomito di Jannik, che bisognerà rimettere a nuovo in vista del match dei quarti di finale. Già, ma chi se ne occuperà? Panichi e Badio, tra i migliori al mondo in questi casi, sono stati appena licenziati.

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Virgilio.it

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