Sinner torna e vince facilmente «Che bello. E grazie ai tifosi»
- Postato il 10 maggio 2025
- Di Panorama
- 2 Visualizzazioni


«Che bello” è il commento che Jannick Sinner ha scritto sulla telecamera alla fine del match vinto 6-3, 6-4 contro l’argentino Mariano Navone. Il re è tornato dopo 104 giorni (ultima partita in Australia dove ha trionfato) e ha dimostrato ai tifosi che hanno riempito il Centrale del Foro Italico che è sempre lui. Col suo rovescio devastante, con il dritto che può migliorare e con la concentrazione di sempre. Sì, è lui. Cinico e vincente. «La prima partita qua a Roma col Centrale pieno è stato incredibile. Mi sono preparato tanto, credo che come prima partita sia stata ottima». Una partita solida che Sinner ha dominato sin dall’inizio e che alla fine ha concluso in un’ora e 37 minuti con un solo passaggio a vuoto a metà del secondo set quando l’altoatesino si è portato in vantaggio 4-3 strappando il servizio a Navone, ma poi lo ha subito ceduto e così l’argentino è andato sul 4-4. Qui è venuta fuori la straordinaria lucidità di Sinner, che neanche i tre mesi di stop hanno appannato. Sinner ha di nuovo strappato il servizio all’argentino chiudendo poi 6-4 sfruttando il proprio servizio. «Questa è la prima partita che mi da un feed back, domani mi alleno e poi sarò di nuovo in campo. La cosa importante è che io riesca a controllare il mio cervello e giocare come voglio». La prima partita è andata come Sinner sperava, aveva tenuto un profilo basso dicendo che a Roma gli interessava solo passare il primo turno. Ovviamente non è così, ma vuol fare un passo alla volta e per superare il prossimo ostacolo dovrà alzare il suo livello. Lunedì lo aspetta l’olandese Jesper De Jong (23 anni e numero 93 Apt), poi nel tabellone può esserci l’incrocio con l’argentino Cerondolo. La serata è filata via liscia, dopo che nei primi minuti Sinner ha riannodato il suo rapporto con il suo pubblico. Cori, cappellini e magliette dedicate per il suo ritorno in campo. Roma è ai suoi piedi e lui ringrazia: «Pubblico incredibile, anche nei giorni in cui mi sono allenato mi ha sempre sostenuto». E il bello deve ancora venire.